PRODOTTO DIFETTOSO. ECCO COME FARSI OTTENERE LA RIPARAZIONE ANCHE SENZA SCONTRINO
25 gennaio 2023
Ho perso lo scontrino. Posso far riparare il prodotto in garanzia?
A volte le persone acquistano un
prodotto difettoso e decidono di richiedere la garanzia, per poi rendersi conto
che lo scontrino è sbiadito o mancante. In questo caso, molte persone si recano
in negozio e pregano il venditore di onorare la garanzia nonostante l'assenza
dello scontrino, per poi rimanere deluse dalla risposta di routine del
venditore "niente scontrino, niente garanzia".
Le cose possono però essere
diverse.
Richieste di garanzia e
presentazione di ricevute
Per esercitare il diritto alla
garanzia nei confronti del venditore, il Codice del Consumo (articolo 128 e
seguenti) ritiene sufficiente dimostrare che il consumatore abbia acquistato il
prodotto dal rivenditore su cui ha fatto affidamento, al più tardi entro due
anni (un anno in caso di acquisto con partita iva) dalla consegna del prodotto.
Pertanto non indica esplicitamente
la presentazione dello scontrino come requisito necessario per l'esercizio del
diritto di garanzia, ma si limita a richiedere la prova della data di acquisto.
La giurisprudenza afferma che i
consumatori possono anche utilizzare mezzi di prova scritti o orali (diversi
dagli scontrini) che consentano loro di dimostrare che i beni sono stati
acquistati presso il rivenditore in una certa data, al fine di provare
l'acquisto.
Tra le prove d’acquisto vi sono la
ricevuta di una carta di credito o di un bancomat, una garanzia firmata dal
venditore o la registrazione dell'acquisto su una carta fedeltà. Spesso le
catene di negozi registrano gli acquisti proprio sulla carta di fedeltà. Già
questo, dunque, risulta essere una prova d’acquisto.
Consigli utili per la conservazione
delle ricevute
Dopo aver chiarito che lo scontrino
non è necessario per ottenere la garanzia e che, pertanto, la perdita o lo
scolorimento dello scontrino non è una condizione per l'esercizio dei diritti,
dobbiamo anche riconoscere che lo scontrino è la prova d'acquisto più comoda da
fornire al venditore.
Lo scontrino è, infatti, un documento
contabile emesso dal venditore al momento dell'acquisto e contiene una serie di
elementi utili a fornire una prova immediata dell'avvenuta spesa (tra cui tutti
gli elementi temporali della transazione, i riferimenti dell'esercente, i
numeri di serie, i codici dei prodotti, ecc.) È quindi utile organizzarli in
modo da poterli conservare quando servono.
In primo luogo, è consigliabile
fotografare, fotocopiare o scannerizzare le ricevute e conservarle su supporti
digitali, per ogni evenienza. Queste soluzioni sono utili perché le ricevute
sono generalmente stampate su carta termica, che tende a sbiadire dopo un breve
periodo di tempo.
Applicazioni dedicate
È inoltre possibile utilizzare
applicazioni ad hoc per archiviare le ricevute (non è consigliabile affidarsi
ai servizi di archiviazione delle ricevute, che molte catene offrono a
pagamento).
COSA FARE IN CASO DI PRODOTTO DIFETTOSO?
E’ importante denunciare il vizio quanto prima in forma scritta ed inviare,
dunque una lettera di reclamo al fornitore per lamentarsi della
merce difettosa. L'obiettivo, ovviamente, è ottnere la riparazione o
la sostituzione del prodotto difettoso in garanzia. Per poter effettuare
si può utilizzare il modulo di A.E.C.I. (al costo di 2 euro) linkato in fondo
alla pagina.
Indirizzare il modulo alla sede del negozio dove è stato effettuato
l’acquisto, alla sede centrale (se si tratta di una catena commerciale) e al
produttore dell’apparecchio difettoso.
fac simile lettera risarcimento danni prodotto difettoso
Per scaricare il modulo è necessario versare 2 euro per aderire ad A.E.C.I.
Versando 2 euro, dunque, si diventa soci in adesione e si condividono le
battaglie per le quali quotidianamente A.E.C.I. si impegna tutelando i diritti
dei consumatori.
Perché pagare 2 euro? Perché il Ministero dello Sviluppo Economico ha
stabilito che, per le Associazioni di Consumatori, non possano esistere soci
che non abbiano versato una quota associativa. Per questo A.E.C.I. ha deciso di
chiedere una cifra simbolica.