RISOTTO PREPARATO IN BUSTA: COSA SI NASCONDE DIETRO L’ETICHETTA?
16 marzo 2022
Molto comodo, quando andiamo di
fretta e non sappiamo cosa mangiare. E anche particolarmente saporito. Ma, siamo
sicuri che siano adeguati da un punto di vista nutrizionale? Cosa nasconde il
loro sapore?
Bisogna tenere presente che tutte
le preparazioni pronte disponibili in commercio sono arricchite rispetto allo
stesso piatto cucinato in casa e che in tutte sono presenti sostanze non
propriamente salutari da un punto di vista nutrizionale per il nostro organismo.
IMPARIAMO A LEGGERE L’ETICHETTA. Solitamente
un’etichetta molto lunga non è sempre indice di una buona preparazione. La
nostra cucina mediterranea ci insegna l’utilizzo di pochi ingredienti da
manipolare poco per esaltare al massimo la natura degli ingredienti scelti.
È utile, quindi, imparare a fare
attenzione agli ingredienti citati nell’etichetta, perché potrebbero esserci
additivi e altre sostanze che potrebbero far male al nostro organismo.
Elenchiamo qualche ingrediente tra quelli più comuni, ma anche più nocivi e meno salutari e che più frequentemente sono nelle buste pronte che acquistiamo.
- SALE: una busta di preparato contiene mediamente 4/4,6 grammi di sale, un valore molto alto. Soprattutto se teniamo conto che l’OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità - raccomanda una dose giornaliera di massimo 2 grammi di sodio al giorno (equivalenti a 5 grammi di sale). La dieta degli Italiani apporta in media quasi 12 grammi di sale al giorno, superando le reali necessità.
- GRASSI VEGETALI: dietro questo nome si celano sostanze nocive per la salute e di scarsa qualità, vale a dire grassi idrogenati che, a lungo andare, possono aumentare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue;
- ESALTATORI
DI SAPIDITÀ: come il glutammato monosodico, che può essere dannoso per la
salute.
Non bisogna poi dimenticare che
per la preparazione del riso liofilizzato vengono usati anche additivi vari, conservanti, coloranti
che non fanno bene alla salute e i sempre presenti, ma non ben identificati aromi.
Spesso possiamo trovare anche
ingredienti che non fanno parte delle tradizionali ricette dei risotti e che
vengono usati per migliorare sapore e consistenza del prodotto, come ad esempio
zucchero, siero di latte, proteine del latte, lattosio ed estratto di lievito.
Nei risotti che tra gli
ingredienti prevedono pesce o verdure, queste hanno percentuali che si aggirano
intorno al 2%. Nel risotto ai frutti di mare frequentemente sono utilizzati
varietà di molluschi e crostacei poco pregiate e prodotti di scarto della
pesca.
Nel risotto ai funghi porcini,
quasi sempre, la percentuale di funghi porcini è molto bassa a favore invece di
altre specie di funghi; nella maggior parte dei casi, non è chiara nemmeno la
provenienza dei funghi, spesso, vengono utilizzati quelli raccolti nell’Europa
dell’Est, più economici rispetto a quelli nostrani.
Tra gli ingredienti a volte
troviamo anche tracce di frumento, anche se l’unico cereale presente dovrebbe
essere il riso.
PER
CONCLUDERE, FACCIAMO UN GIOCO: proviamo a mettere a confronto gli ingredienti di 2 RISOTTI AI FUNGHI, uno realizzato con
un prodotto in busta e uno con ingredienti freschi.
Proviamo a guardare il numero degli ingredienti e la
difficoltà nel cucinarlo.
ETICHETTA
DI UN RISO IN BUSTA AI FUNGHI PORCINI (scelta tra i preparati più comuni in
commercio):
riso, farina di riso, grasso vegetale, amido
di tapioca, funghi Porcini 2,2%, sale, lattosio, aglio disidratato, funghi
secchi, cipolla disidratata, prezzemolo disidratato, sciroppo di glucosio,
caseinati, esaltatore di sapidità: glutammato monosodico, aromi.
RISO AI FUNGHI
PORCINI CUCINATO IN MANIERA TRADIZIONALE:
280 g di riso, 4 funghi porcini freschi, 1
scalogno, 100 ml vino bianco, 150 cl di brodo (di carne o vegetale), 50 g di
burro, 100 g di Parmigiano Reggiano, prezzemolo, olio, sale, pepe.
Nel preparato possiamo vedere come i funghi porcini siano solo al quinto posto (presenza del 2,2%), è presente grasso in maggior quantità, al terzo posto in etichetta senza che, sia specificato che si tratti di grasso non idrogenato (ricordiamo che l’idrogenazione rende i grassi vegetali più appetibili, ma meno salutari).
Infine, il preparato contiene
glutammato monosodico, un ingrediente assolutamente da evitare.
Potrebbe valere la pena provare a farlo in casa per aiutare la nostra salute e mangiare meglio?