Bright Moby e Yoom tramite l’hub tecnologico Pure Bros. AECI PRONTA AD ASSISTERE I CONSUMATORI
28 settembre 2021
Truffa in bolletta, nuovo filone di indagine a Milano: “Wind addebitava 9 centesimi per ogni pagina web visitata dal cellulare”. Il costo aveva un limite di 1 euro difficile da rilevare dai consumatori.
La procura di Milano avrebbe fatto infatti una nuova scoperta che ha coinvolto Wind nei mesi scorsi. A fronte di questo l'operatore ha subito con un sequestro di "21 milioni di euro di percentuali di servizi attivati con modalità fraudolente da società di contenuti" che lavorano per il provider.
Secondo quindi la Procura di Milano l'operatore telefonico ha procurato danni degli utenti procurandosi profitti su larga scala. “Ne ha parlato al pm Francesco Cajani e all’aggiunto Eugenio Fusco un ingegnere ex consulente di Accenture (società piattaforma tecnologica di Wind tra febbraio e giugno 2020 al posto della Pure Bros sotto indagine). E affermando che gli fosse stato chiesto da dirigenti di Vetrya (dal 27 dicembre 2019 società subentrata a Pure Bros nel contrattualizzare i produttori di contenuti di Wind), ha aggiunto che lo scippo dei 9 centesimi per volta era tarato per bloccarsi al tetto di 1 euro al mese, in modo che l’utente non se ne accorgesse in bolletta ma il sistema potesse ugualmente macinare soldi su larga scala”, ha scritto Il Corriere della Sera.