CARICATORE UNIVERSALE PER GLI SMARTPHONE: LA PROPOSTA DELL’ EUROPA
24 settembre 2021

Charger unico per tutti i device che
usiamo quotidianamente: AECI accoglie positivamente la proposta della Commissione
UE.
L'iniziativa
è volta a ridurre i rifiuti elettronici e a tutelare i consumatori alle prese
con sistemi di alimentazione differenti e ben presto obsoleti.
Con la
proposta odierna di revisione della direttiva sulle apparecchiature radio, le
porte di ricarica e la tecnologia di ricarica rapida saranno armonizzate: le
porte USB-C diventeranno il formato standard per tutti gli smartphone, i
tablet, le videocamere, le cuffie, gli altoparlanti portatili e le console
portatili per videogiochi. I
consumatori potranno in tal modo ricaricare i loro dispositivi con lo stesso caricabatteria,
indipendentemente dal marchio.
Oggi la Commissione
propone di:
- unificare le porte di ricarica per i dispositivi elettronici: il formato standard sarà l'USB-C. I consumatori
potranno ricaricare i loro dispositivi con lo stesso caricabatteria USB-C,
indipendentemente dal marchio del dispositivo.
- armonizzare la tecnologia di ricarica rapida: contribuendo da un lato a evitare che i
produttori limitino senza motivo la velocità di ricarica e dall'altro a
garantire che la velocità di ricarica sia la stessa quando si usa un qualsiasi
caricabatteria compatibile con un dispositivo;
- vendere i caricabatteria e i dispositivi elettronici separatamente: i consumatori potranno comprare un nuovo
dispositivo elettronico anche senza un nuovo caricabatteria, con la conseguente
limitazione del numero di caricabatteria superflui o inutilizzati. Si stima
che, diminuendo la produzione e lo smaltimento di nuovi caricabatteria, la
quantità di rifiuti elettronici si ridurrebbe di quasi mille tonnellate l'anno;
- informare meglio i consumatori: i produttori dovranno fornire
informazioni pertinenti sulle prestazioni di ricarica, indicando tra l'altro la
potenza necessaria per ricaricare un determinato dispositivo e se quest'ultimo
supporta la ricarica rapida. Ciò permetterà ai consumatori di verificare con
maggiore facilità se i caricatori che già possiedono soddisfano i requisiti dei
loro nuovi dispositivi o li aiuterà a scegliere un caricabatteria compatibile.
In combinazione con le altre misure, questa permetterà ai consumatori di limitare il numero di nuovi caricabatteria acquistati, con un risparmio di 250 milioni di € l'anno spesi finora per l'acquisto di caricabatteria superflui.
La proposta di direttiva dovrà ora essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue secondo la procedura legislativa ordinaria (co-decisione). Un periodo transitorio di 24 mesi dalla data di adozione darà all'industria un ampio margine di tempo per adeguarsi alle nuove prescrizioni prima della loro entrata in applicazione, vale a dire non prima del 2024.
Foto di Mahesh Patel da Pixabay
