CONFERMATE LE PREVISIONI DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI. ROMA E LAZIO LE ZONE PIU' TASSATE DI ITALIA ED IL FUTURO NON PROMETTE DI BUONO
22 gennaio 2011
Roma 22/01/2010 I cittadini di Roma e del Lazio risultano essere tra i più tartassati. Le previsioni della nostra associazione di consumatori si sono ritenute valide. Già nel Luglio 2010 da uno studio di A.E.C.I. LAZIO la nostra Associazione di consumatori evidenziava:
“La manovra anticrisi sarà certamente un prezzo molto pesante da pagare
soprattutto per la Regione Lazio. A cominciare dai 9 caselli (su 26 nazionali)
su cui graveranno gli aumenti il che comporterà certamente un aumento relativo
ai trasporti delle merci a cominciare da quelle di prime necessità.
I 400mila dipendenti pubblici residenti proprio nel Lazio poi subiranno
la mazzata più pesante dei tagli imposti alla manovra. Conti alla mano ogni
famiglia avrà circa 1000 euro in meno da spendere in un anno e le voci che
circolano circa blocchi di 13esime a dipendenti dell’esercito e polizia non
fanno pensare nulla di buono.
Inoltre ecco le nuove addizionali Irap e Irpef: l'aumento scatterà a
novembre. Anche in altre tre Regioni, è vero, ma saranno i contribuenti laziali
a portare nelle casse dello Stato il 60% delle nuove entrate: 359 milioni. Le
conseguenze? Un cittadino medio del Lazio oggi paga 360 euro di addizionale
Irpef, contro i 270-290 di altre Regioni; presto ne pagherà 437. E se è lavoratore
autonomo dovrà fare i conti pure con la nuova Irap, altri 45 euro.”
Si ricomincia a parlare di pedaggio sul Grande Raccordo Anulare. Pedaggio che certamente penalizzerà l’economia della Regione Lazio e che si riverserà sui cittadini più tassati d’Italia (i romani ed i cittadini del Lazio) mentre gli sfratti (soprattutto per morosità) aumentano giorno dopo giorno. Roma è la città italiana nella quale si registra il maggior numero di sfratti: negli ultimi due anni sono aumentati del 15,2% e i provvedimenti esecutivi sono stati 8.729. Nel complesso a Roma le famiglie in affitto occupano il 25% delle abitazioni della città e l’83% delle abitazioni in affitto della regione. Ma il fenomeno è destinato a crescere ulteriormente mentre i canoni da pagare sono altissimi.
Dati che fanno preoccupare e che sono stati anzitempo evidenziati dalla nostra associazione di consumatori.