PER LA NOSTRA ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI BISOGNA ACCERTARE LE RESPONSABILITA' PER LE 2O ORE CHE HANNO PASSATO GLI AUTOMOBILISTI
19 dicembre 2010
Nel bel paese difficilmente le grandi società vengono punite. Nel 2003 l’intera Italia piombò nel buio a causa di un blackout che durò ore e nessuna società gestrice del settore elettrico pagò questo disservizio ai danni dei consumatori.
Purtroppo l’elenco degli eventi in cui grandi società hanno creato gravi disagi ai consumatori e al tempo stesso non hanno versato nemmeno uno spicciolo a risarcire i danni è molto lungo e non è questa l’occasione giusta per stilare la lista.
Il timore è che anche questa volta nessuno paghi per i disservizi che i consumatori hanno dovuto subire e soprattutto non si debba conoscere il vero responsabile. Le dichiarazioni che sono uscite in questi giorni tra Protezione Civile, Autostrade S.p.A. ed A.N.A.S. S.p.A. infatti non fanno altro che rimpallare la responsabilità agli altri.
Il dubbio della nostra Associazione di Consumatori (ma è solo un dubbio) è che tra queste società ce ne è una che in caso di blocco di circolazione (anche parziale) del proprio tratto stradale avrebbe meno entrate economiche e quindi meno guadagni. Il dubbio infatti è che per pura rincorsa al guadagno a tutti i costi si sia evitato di prendere delle decisioni di vitale importanza e, soprattutto, di comunicare agli automobilisti le condizioni stradali e del traffico.
D’altra parte i vari display sparsi sul territorio autostradale vengono sovente utilizzati semplicemente per ricordare statistiche di morte, comportamenti di sicurezza, e difficilmente per comunicazioni di servizio importanti.
A.E.C.I. accoglie con favore la scelta della Autorità per le Garanzie della Concorrenza e del Mercato di aprire una procedura di verifica. La speranza è che vengano individuate le responsabilità e che i consumatori vengano risarciti dai responsabili.