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#NUTRI-SCORE: l’etichetta sugli alimenti che aiuta la dieta e la salute.

10 dicembre 2019

Associazione Consumatori

Qualche precisazione sull’etichetta Nutri-Score, soprattutto dopo le fuorvianti affermazioni diffuse nei giorni passati da Matteo Salvini. Esiste davvero un “dossier segreto” dell’Unione Europea contro il Made in Italy, in accordo con la Francia, come annunciato da Matteo Salvini?

È noto che il problema dell’alimentazione scorretta non è più ad esclusivo appannaggio degli USA, patria del junk food o “cibo spazzatura”. Tra i Paesi dell’UE, infatti, è in aumento il tasso di obesità, causata principalmente dalle cattive abitudini alimentari.

L’etichetta Nutri-Score si propone di comunicare al consumatore, in maniera immediata ed efficace, le qualità nutrizionali di un determinato prodotto in base alla composizione degli ingredienti. L’etichetta dovrebbe rendere il Consumatore più consapevole sui principali elementi nutritivi contenuti nei prodotti da scegliere e indirizzarlo in maniera rapida ed efficace verso alimenti più salutari. Vediamo più nel dettaglio come funziona l’etichetta Nutri-Score.

Cos’è l’etichetta Nutri-Score

È un’etichetta nutrizionale interpretativa “a semaforo” basata su un sistema che abbina le prime cinque lettere dell’alfabeto a cinque rispettivi colori, che vanno dal verde della A (la migliore scelta da un punto di vista nutrizionale), al rosso della E (la peggiore) .

L’etichetta nutrizionale indica in maniera immediata e sintetica la qualità nutrizionale dell’alimento sulla quale è apposta, calcolata su 100 grammi o 100 ml.

 

Com’è calcolata

Il valore sulla Nutri-Score è calcolato tenendo presente sia gli elementi nutrizionali da limitare (calorie, grassi saturi, zuccheri e sale), sia quelli da prediligere (fibre, proteine, frutta, frutta secca e verdure). Al singolo alimento - analizzato su 100 gr o 100 ml di prodotto - viene assegnato un colore ed una lettera in base ad un algoritmo che considera tutti gli elementi citati e che è stato elaborato da un gruppo di Ricercatori indipendenti.

Dove è nata

È nata in Francia nel 2017 per favorire un’alimentazione corretta su impulso della Public Health France, l’Agenzia Francese di Sanità Pubblica. Dopo aver consultato diversi gruppi di esperti costituiti da scienziati alimentari, produttori, consumatori, ecc. è stata ideata l’etichetta Nutri-Score, da apporre sulla parte anteriore della confezione degli alimenti.

Dove è utilizzata

Sin dal 2017, in Francia il governo francese ha caldamente raccomandato alle Aziende del comparto alimentare e ai distributori di utilizzare l’etichetta Nutri-Score.

Il Belgio ha introdotto l'etichetta l'anno successivo e la Spagna ne ha seguito l'esempio. A settembre 2019 anche la Germania ha annunciato che a breve avrebbe introdotto la Nutri-Score.

 

Perché abbiamo bisogno di etichette nutrizionali?

Un terzo dei bambini e la metà degli adulti nell'UE sono in sovrappeso o obesi. L'eccesso di peso aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche collegate all'alimentazione, come diabete e cancro. I Governi nazionali e gli Enti pubblici internazionali come l'Organizzazione Mondiale della Sanità individuano nell'etichettatura nutrizionale sulle confezioni come uno degli strumenti per aiutare i consumatori a scelte più sane nell’alimentazione.

Gli esperti hanno le idee chiare su come dovrebbe essere un’etichetta per essere efficace:

  •         La codifica a colori aiuta notevolmente i consumatori a confrontare la qualità nutrizionale di alimenti e bevande.
  •      Per supportare meglio i consumatori dovrebbe essere applicata su quanti più prodotti possibile, evidenziando sia valutazioni positive, sia negative.
  •        Dovrebbe essere basata su valori di riferimento uniformi, come ad esempio 100 g / 100 ml, per un migliore confronto tra i prodotti.
  •        Dovrebbe essere sviluppata sulla base di prove scientifiche solide, trasparenti ed indipendenti da interessi commerciali ed essere gratuita.

I punti di forza di Nutri-Score

Oltre a garantire tutte le indicazioni sopraesposte, i vantaggi di Nutri-Score evidenziati dagli Esperti sono i seguenti:

  •     È l'etichetta più semplice da capire. Numerose ricerche condotte in diversi Paesi hanno sottolineato che la Nutri-Score è, al momento, il sistema di etichettatura interpretativa più efficace per i consumatori, grazie all’utilizzo dei colori e delle lettere.
  •        È lo schema più efficace per aiutare i consumatori a confrontare il valore nutrizionale di prodotti apparentemente simili.
  •        Le ricerche hanno dimostrato che è l'etichetta che funziona meglio per indurre i Consumatori verso scelte alimentari più sane; incluse anche le famiglie a basso reddito, che spesso sono quelle maggiormente esposte al rischio di sovrappeso o obesità.
  •      Incoraggia i produttori di alimenti a migliorare la composizione dei loro prodotti. Per ottenere un punteggio migliore, i produttori devono migliorare la qualità nutrizionale dei loro prodotti.
  •        Aiuta i consumatori a mangiare porzioni più piccole, evitando lo spreco di cibo e indirizzando la scelta verso alimenti più sani.

Cosa ha fatto nascere i dubbi sulla Nutri-Score

Il funzionamento dell’etichetta ha rilevato delle criticità e la classificazione di alcuni prodotti italiani ha generato l’allarme cui si riferiscono le esternazioni di Matteo Salvini.

Il Parmigiano Reggiano, per esempio, simbolo del Made in Italy tutelato dal marchio DOP/IGP con l’etichettatura Nutri-Score riceverebbe una lettera E, il Prosciutto San Daniele la lettera D: sarebbero quindi bocciati da un punto di vista nutrizionale.

Al contrario, invece, la Coca Cola Light, con un basso contenuto di zuccheri, riceverebbe una sonora promozione con la lettera B (la Coca Cola avrebbe sempre invece la lettera E).

L’etichetta Nutri-Score prima di essere utilizzata in tutti i Paesi europei, necessita certamente di alcune modifiche all’algoritmo, così da tenere presente le abitudini alimentari e preservare i prodotti specifici di ciascun Paese.

È altrettanto vero che non possiamo attribuire al Nutri-Score il potere di garantire al consumatore il raggiungimento di una dieta perfetta. Sicuramente l’etichetta Nutri-Score è un buon punto di partenza per migliorare le abitudini nell’ottica di una maggiore consapevolezza al momento dell’acquisto.

Per tale motivo il BEUC - Bureau Européen des Unions de Consommateurs ha depositato in Commissione Europea la proposta di adottare Nutri-Score come etichetta nutrizionale a livello comunitario.

 

Esistono altre tipologie di etichette?

Diversi i tentativi fatti da altri Paesi della UE per individuare un’etichetta da apporre sui prodotti che sintetizzi in un’immagine il valore nutrizionale di un alimento.

Ricordiamo quelle più diffuse e rilevanti:

  •          Nordic Key Hole o Buco della Serratura: utilizzata da circa 30 anni soprattutto nei Paesi scandinavi. L’immagine logo ritrae una chiave che può assumere colore rosso, giallo o verde. In rosso i prodotti da evitare, in giallo quelli da consumare con moderazione ed in verde quelli che dovrebbero essere assunti regolarmente.
  •     Traffic light o a Semaforo: adottato nel Regno Unito, prende spunto dalla Nordic Key Hole. L’immagine logo riprende il noto semaforo composto da 3 luci: rossa, gialla e verde. All’alimento è abbinato un colore in base alla composizione principale dei 5 valori nutrizionali: calorie, grassi, sale, grassi saturi, zucchero, su 100 gr di prodotto.
  •          ENL - Evolved Nutrition Label o Etichetta nutrizionale evoluta: sistema di etichettatura semplificato promosso da 6 multinazionali del settore alimentare, che partiva dall’etichetta “a semaforo” del Regno Unito per adattarla con criteri più indulgenti a favore delle aziende e riferita ad un consumo medio giornaliero di calorie. L’etichetta sollevò pesanti critiche da parte di esperti e Associazioni di Consumatori, ragion per cui il progetto promosso dalle aziende si è arenato


L’Italia attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico ha proposto l’introduzione di un’etichetta nutrizionale “a batteria”: l’immagine riporta una “batteria” monocolore che, per una porzione di 100 g di prodotto, evidenzia il contenuto dei nutrienti in base alla percentuale raccomandata di assunzione giornaliera di 2.000 calorie, prendendo come riferimento un uomo adulto. Al momento la proposta del governo italiano, supportata da Coldiretti, non ha trovato sponde e sostegno per alcune criticità evidenziate.


L’ideogramma scelto, infatti, non è immediatamente intuibile, è privo di colori che rendano immediato il confronto con altri prodotti, e la base di riferimento per le calorie consumate è costituita da 2.000 calorie giornaliere.


Il dibattito su un’etichetta nutrizionale condivisa in tutti i Paesi della Comunità Europea è aperto, le difficoltà di trovare un’immagine che contenga tutte le informazioni e non scontenti nessuno sono superabili e soprattutto, grazie ai riscontri da parte sia del mercato, sia dei Consumatori in Francia, Belgio, Spagna, Germania e altri Paesi potremo avere un quadro un po’ più chiaro.


L’Associazione di Consumatori francese UF Que-Choisir ha avviato l’Iniziativa dei Cittadini Europei per raccogliere le firme necessarie a sottoporre la richiesta di utilizzare a livello europeo l’etichetta Nutri-Score alla Commissione Europea. Clicca qui per maggiori dettagli sull’iniziativa.


L’etichetta Nutri-Score ha molti aspetti positivi, molti altri da migliorare, ma sicuramente rappresenta un buon punto d’inizio sul quale lavorare.

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