A.E.C.I. PER L’AMBIENTE. ECCO IL PROGETTO GenerAZIONI in CIRCOLO
14 ottobre 2019
Greta Thunberg
ha sicuramente un merito: quello di aver portato l’attenzione mondiale ai
problemi dell’ambiente. Oltre le proprie convinzioni possiamo avere soltanto alcune certezze. E' terminato
il tempo dell’osservazione distaccata. E' arrivato il momento di investire nell'ambiente. A.E.C.I. ha deciso di farlo con un progetto.
La tutela dell’ambiente diventa parte fondamentale dell’attività dell’Associazione Europea Consumatori Indipendenti e lo diventa grazie al progetto GenerAZIONI in CIRCOLO. Obiettivo generale (Atto di indirizzo del Ministero Politiche Socilai): garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
L’obiettivo
12 mira alla gestione ecologica dei prodotti chimici e di tutti i rifiuti,
nonché a una sostanziale riduzione della produzione di rifiuti attraverso
misure quali il riciclaggio, nonché a diminuire lo spreco alimentare,
incoraggiare le imprese ad adottare pratiche sostenibili e responsabili e
promuovere politiche in materia di appalti pubblici sostenibili.
Sul
piano nazionale assistiamo al coinvolgimento dei portatori di interesse
differenti, tra cui imprese, consumatori, decisori politici, ricercatori,
scienziati, rivenditori, mezzi di comunicazione e enti del terzo settore, ecc.
con un approccio sistematico e condiviso tra i soggetti attivi nelle filiere
(dal produttore fino al consumatore), che comporta l’attivazione dei
consumatori in iniziative di sensibilizzazione al consumo e a stili di vita
sostenibili e responsabili.
L’attività
posta in essere dai consumatori e altri portatori di interesse è finalizzata a
riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo
gli sprechi (economia circolare: ovvero riutilizzare, aggiustare, rinnovare e
riciclare i materiali e i prodotti esistenti).
L’economia
circolare, intesa quale sistema ambientale ed economico in cui un bene è
utilizzato, diventa rifiuto, e poi, a valle di un procedimento di recupero,
cessa di essere tale per essere riutilizzato quale materia seconda per la
produzione di un nuovo bene, in contrapposizione al modello di “economia
lineare” in cui i beni divenuti rifiuti sono avviati semplicemente a
smaltimento dopo il loro utilizzo.