ETICHETTA NUTRI-SCORE: SEMAFORO VERDE ANCHE PER NESTLÉ
26 giugno 2019
Da oggi l’Azienda svizzera utilizzerà su alcuni prodotti l’etichetta nutrizionale
È di questa mattina la
notizia che la Nestlé adotterà l’etichetta
Nutri-Score
sui propri prodotti. La nota multinazionale svizzera ha, infatti, annunciato
in un comunicato che entro il 2019 l’etichetta nutrizionale sarà introdotta
sugli articoli con il suo marchio, commercializzati nei Paesi europei, a
partire dai Paesi di lingua francese come Francia, Belgio e Svizzera. Leggi il Comunicato Stampa in allegato.
Ma a cosa ci si riferisce
quando si parla di Nutri-Score? Ebbene, si tratta di un’etichetta nutrizionale
interpretativa, “a semaforo”, basata su un sistema che abbina le prime cinque lettere
dell’alfabeto a cinque rispettivi colori, che vanno dal verde della A al rosso
della E.
L’etichetta nutrizionale indica in maniera immediata e sintetica la
qualità nutrizionale dell’alimento sulla quale è apposta, calcolata su 100
grammi o 100 ml. Diverse ricerche hanno sottolineato che il Nutri-Score
è, al momento, il sistema di etichettatura interpretativa più efficace per i
consumatori, grazie all’utilizzo dei colori e delle lettere.
Opinione condivisa anche da BEUC (Bureau Européen des Unions de Consommateurs) e CIE (Consumatori Italiani per
l’Europa), di cui A.E.C.I. fa parte. A nome e in rappresentanza delle Associazioni
europee di Consumatori il BEUC ha depositato in Commissione Europea la proposta
di adottare l’etichetta Nutri-Score a livello comunitario.
Grande passo per Nestlé. In
passato, infatti, assieme ad altre 5 grandi aziende dell'agroalimentare
mondiale (Coca-Cola Company, Mars,
Mondelez International, PepsiCo e Unilever), aveva proposto un sistema di
etichettatura semplificato, la ENL - Evolved Nutrition Label).
Tale etichettatura era
basata sulle porzioni di consumo e sul calcolo del consumo medio giornaliero di
calorie. La mancanza di una definizione condivisa delle dimensioni delle
porzioni e il valore nutrizionale su piccole quantità nettamente diverso
rispetto a porzioni di 100 gr aveva, però, sollevato pesanti critiche da parte
di esperti e associazioni dei consumatori, ragion per cui il progetto promosso dalle
aziende si è arenato.