FARMACIE SOVRAINDEBITATE CON LE FINANZIARIE. ECCO COSA FARE
19 marzo 2019
Farmacie in crisi a causa delle condizioni vessatorie nei contratti con le finanziarie
Molte farmacie, a causa anche dei ritardi nei rimborsi da parte della pubblica amministrazione, hanno fatto, sempre più costantemente, ricorso al credito. I contratti stipulati sono i più vari: apertura di credito, mutuo, leasing, finanziamento chirografario, anticipo su fatture e infine factoring attraverso Finanziarie “specializzate.
Le finanziarie “specializzate” (ad es. Farmafin Centro Italia Soc. Coop. etc), con le quali hanno stipulato delle convenzioni a tassi “agevolati”, ma che nei fatti, potrebbero nascondere delle forti criticità. Tali criticità sono contestabili sia dal punto di vista delle normative in vigore, che dal punto di vista tecnico, in quanto i tassi applicati sarebbero diversi da quelli pattuiti.
Attraverso un'analisi dei contratti è possibile accertare il corretto comportamento da parte degli istituti di credito e verificare la presenza di anomalie. Ad esempio: tassi applicati più alti rispetto a quelli indicati contrattualmente, applicazione di costi occulti o spese non dovute, costi mai pattuiti e perciò nulli), che consentirebbero il recupero, anche di ingenti somme.
Da un’analisi effettuata la categoria dei farmacisti é risultata particolarmente colpita dalle condizioni contrattuali vessatorie. Inoltre, a causa della mancanza di liquidità, ultimamente molte farmacie si trovano in condizioni di grave difficoltà economica, se non già di crisi.
Il nostro consiglio, come AECI, é di verificare tempestivamente se le condizioni di accesso al credito siano conformi alla normativa vigente e, in caso di anomalie nei contratti bancari, attivare subito gli strumenti di tutela per il risarcimento del danno.