FACEBOOK E GOOGLE MANIPOLANO GLI UTENTI NELLA CONDIVISIONE DEI DATI PERSONALI - AECI SOLLECITA IL GARANTE
27 giugno 2018
La manipolazione di Facebook e
Google per farci condividere quante più informazioni possibile su di noi:
astuzia del design, impostazioni predefinite invasive della privacy e il "prendi o lascia", negli
aggiornamenti sulla privacy delle
società.
Con l'implementazione del nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR – Regolamento UE 679/2016)
in tutta Europa, gli Utenti dei servizi digitali si sono confrontati con nuove
impostazioni sulla privacy attraverso
numerosi messaggi pop-up. Purtroppo,
sembra che Aziende come Facebook e Google
abbiano poche intenzioni di offrire ai propri utenti scelte vere e proprie.
Il Consiglio
Norvegese dei Consumatori ha diffuso oggi il Rapporto Deceived by Design - Ingannato
per progettazione. Il Rapporto Deceived
by Design esamina le informazioni e i pop-up
di consenso che Microsoft, Google e Facebook hanno sottoposto ai propri Utenti nell'ambito
dell'attuazione del GDPR – Regolamento Generale
sulla Protezione dei Dati (Regolamento UE 679/2016).
La conclusione della Relazione Ingannato per progettazione è che,
mentre questi "pop-up"
offrivano agli Utenti diverse scelte e opzioni in merito al consenso
all'utilizzo dei loro dati personali, le Aziende utilizzavano numerosi trucchi
e tattiche per esortare e spingere i Consumatori a dare il proprio consenso e a
condividere quanti più dati possibili per finalità diverse. Tra queste si
citano sicuramente impostazioni predefinite e intrusive per la privacy, che sembrano dare agli Utenti
l'illusione del controllo sul consenso, ma che nascondono configurazioni
nascoste (le cosiddette dark pattern),
come l'occultamento delle scelte che favorirebbero il corretto esercizio della privacy e le scelte prendere o lasciare (le cosiddette take-it-or-leave- it).
“Queste aziende ci stanno manipolando per condividere informazioni su noi
stessi. Questo denota una mancanza di rispetto nei confronti dei loro Utenti,
mentre agirano intorno all'idea di dare realmente ai Consumatori il controllo
dei propri dati personali” afferma Finn
Myrstad, Direttore dei Servizi Digitali del Consiglio Norvegese Dei Consumatori.
A.E.C.I., membro del BEUC
unitamente a Codici e Casa del Consumatore in CIE, insieme a 23 Associazioni di Consumatori in Europa e altre
Associazioni negli Stati Uniti stanno supportando l’attività del Consiglio Norvegese Dei Consumatori, a
tutela dell’applicazione del GDPR nel richiedere alle Authority Europee che si
occupano della protezione dei dati di indagare se le società agiscono in
conformità con le regole del GDPR e degli Stati Uniti.
Queste le perplessità di A.E.C.I. sui consensi richiesti da Facebook e Google
- Manipolato nella condivisione: attraverso l'analisi del Consumer Council sui pop-up delle aziende, è evidente che i Consumatori sono spinti a condividere;
- Impostazioni standard: la ricerca ha dimostrato che gli Utenti cambiano raramente le impostazioni preselezionate. In molti casi, sia Facebook che Google hanno impostato come opzione predefinita la scelta meno adatta alla privacy.
- Scelte ingegnose nel design: la condivisione di dati personali e l'utilizzo di pubblicità targettizzata sono presentati in maniera esclusivamente positiva e pro-consumatore attraverso contenuti e design, spesso unitamente a minacce relative alla perdita di funzionalità se gli Utenti dovessero rifiutare il consenso.
- Layout confuso: le scelte privacy-friendly richiedono un numero significativamente maggiore di clic da raggiungere e sono spesso nascoste.
- Illusione della scelta: in molti casi, i servizi nascondono il fatto che gli Utenti hanno pochissime scelte effettive e che la condivisione completa dei dati è accettata solo utilizzando il servizio. La sensazione di controllo può anche convincere gli Utenti a condividere più informazioni.
Ci aspettiamo che queste Aziende permettano agli Utenti
di fare scelte chiare e informate e controllare effettivamente l’utilizzo dei
propri dati personali.
Sfortunatamente, non è questo il caso, il che è in
contrasto con le aspettative di A.E.C.I., dei Consumatori e con l'intenzione
del nuovo regolamento.
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Il rapporto è disponibile qui: https://www.forbrukerradet.no/undersokelse/no-undersokelsekategori/deceived-by-design
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GIF e video in "formato raw" sono
disponibili qui (gratis): https://www.dropbox.com/home/Deceive%20by%20design