PRODOTTI DIFETTOSI: ART. 130 CODICE DEL CONSUMO. QUESTO SCONOSCIUTO.
14 settembre 2010
A.E.C.I. chiarisce cosa prevede la legge
Possibile che una delle norme più utili ed importanti che disciplina il rapporto tra consumatori e professionisti, non sia da questi ultimi conosciuta?
Eppure si direbbe che sia proprio così, a detta delle continue richieste di assistenza che arrivano ad A.E.C.I.: numerosi venditori continuano a negare la sostituzione del prodotto difettoso acquistato poco tempo prima.
Eppure la legge è chiara: l'art. 130 Codice del Consumo (DLgs 206/2005) recita:
1. Il venditore e' responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene.
2. In caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4, 5 e 6, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e 9.
3. Il consumatore può chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all'altro.
La responsabilità del venditore permane per due anni.
Art. 132 Codice del Consumo: 1. Il venditore e' responsabile, a norma dell'articolo 130, quando il difetto di conformità si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del bene.
Dunque, la legge consente al consumatore che abbia acquistato un prodotto difettoso di chiedere, a sua insindacabile scelta, al venditore, ovvero all'esercizio commerciale dove ha acquistato il bene, di ripararlo o sostituirlo.
Ma la risposta data dal venditore è spesso: sono passati i 7/8 giorni, o chissà quali altri giorni, non possiamo sostituirlo ma solo ripararlo.
Ebbene non esiste alcuna norma in vigore nel nostro ordinamento che afferma ciò.
Esiste e detta le regole l' art. 130 del Codice del Consumo sopra riferito.
Unico limite temporale all'esercizio del diritto per richiedere la sostituzione del prodotto guasto è: 2 mesi dalla scoperta del vizio.
L'art. 132 (co. 2) afferma: Il consumatore decade dai diritti previsti dall'articolo 130, comma 2, se non denuncia al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto. La denuncia non e' necessaria se il venditore ha riconosciuto l'esistenza del difetto o lo ha occultato.
COSA FARE IN CASO DI PRODOTTO DIFETTOSO?
E’ importante denunciare il vizio quanto prima in forma scritta ed inviare, dunque una lettera di reclamo al fornitore per lamentarsi della merce difettosa. L'obiettivo, ovviamente, è ottnere la riparazione o la sostituzione del prodotto difettoso in garanzia. Per poter effettuare si può utilizzare il modulo di A.E.C.I. (al costo di 2 euro) linkato in fondo alla pagina.
Indirizzare il modulo alla sede del negozio dove è stato effettuato l’acquisto, alla sede centrale (se si tratta di una catena commerciale) e al produttore dell’apparecchio difettoso.
fac simile lettera risarcimento danni prodotto difettoso
Per scaricare il modulo è necessario versare 2 euro per aderire ad A.E.C.I. Versando 2 euro, dunque, si diventa soci in adesione e si condividono le battaglie per le quali quotidianamente A.E.C.I. si impegna tutelando i diritti dei consumatori. Perché pagare 2 euro ? Perché il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito che, per le Associazioni di Consumatori, non possano esistere soci che non abbiano versato una quota associativa. Per questo A.E.C.I. ha deciso di chiedere una cifra simbolica.