GUIDA: ASSEGNI NON TRASFERIBILI. COME EVITARE SANZIONI CHE ARRIVANO SINO A 50MILA EURO
23 febbraio 2018
Come scritto anche dal IL SALVAGENTE Lo scandalo delle enormi sanzioni (da 3mila a 50mila euro) per chi ha emesso un assegno, utilizzando un vecchio carnet e dimenticando di scrivere “non trasferibile”, non accenna a placarsi. Il Salvagente ha raccontato, tanto sul web che nel numero in edicola, le incredibili storie di chi ci è cascato e si è sentito chiedere come “oblazione” 6mila euro per una dimenticanza in apparenza banale che su assegni tra 1.000 e 8.000 euro è finita nelle maglie della nuova norma antiriciclaggio entrata in vigore da luglio 2017.
Ma come si compila un'assegno?
L’assegno bancario è uno strumento di pagamento in grado di sostituire il denaro.
Tecnicamente consistente in un ordine scritto impartito alla propria banca di pagare a terzi o a se stessi una somma indicata. In pratica, il soggetto ordina alla banca presso la quale detiene il conto corrente di pagare una certa somma prelevandola dal proprio conto.
Un assegno, quindi, può essere emesso solo se si è titolari di conto corrente e se si è stipulata una convenzione con la banca; quest’ultima consegna al correntista il carnet (libretto) degli assegni.
COSA CONTIENE UN ASSEGNO
L’assegno deve obbligatoriamente contenere:
– la denominazione di assegno bancario inserita nel contesto del titolo ed espressa nella lingua in cui esso è redatto;
– l’ordine incondizionato di pagare una somma determinata;
– il nome della Banca emittente che deve pagare (trattario) e le coordinate del conto corrente su cui l’assegno è appoggiato;
– il luogo di pagamento;
– la data e il luogo di emissione;
– la sottoscrizione del soggetto che lo emette (il traente titolare del conto corrente).
A Riguardo leggi la guida alla compilazione assegno.