STOP AI MAXI-CONGUAGLI: AL VIA DA MARZO LE LIMITAZIONI VERSO LE COMPAGNIE ENERGETICHE.
2 marzo 2018
Diminuisce da cinque a due anni il termine di
prescrizione sulle bollette di luce acqua e gas.
La Commissione Bilancio della Camera, ha
inserito e approvato nel Ddl Bilancio
2018 un emendamento che restringe da
5 a 2 anni il termine di prescrizione
sui crediti vantati dagli operatori energetici nei confronti di utenti
domestici e piccole imprese. Le cosiddette “maxi bollette” così definite perché dovute a conguagli onerosi
e di molti mesi e riguardanti le utenze dei servizi luce,
gas e acqua, e che hanno rappresentato per molto tempo un incubo
per molti cittadini diventeranno ora meno pericolose. Dopo questo emendamento infatti
il tempo entro il quale dovranno essere fatti questi ricalcoli non potrà
superare i due anni.
Cosa
comporterà praticamente questo emendamento?
Per prescrizione giuridicamente si intende la
perdita di far valere un diritto a causa dalla sua non esercitazione dopo un
determinato periodo di tempo da parte di chi può farlo valere. In questo caso
le società di distribuzione di energia.
In sostanza se una società elettrica o di
gestione di acqua o gas pretende un
pagamento che risale a più di due anni fa, il Consumatore ha il diritto di non
pagare.
Possibilità della sospensione del
pagamento in caso di reclamo e rimborso di quanto non dovuto.
L’emendamento inoltre stabilisce testualmente
che “l'utente che ha presentato un reclamo riguardante il conguaglio nelle
forme previste dall'Autorita' per l'energia elettrica, il gas e il sistema
idrico […] ha diritto alla sospensione del pagamento finche' non sia stata
verificata la legittimita' della condotta dell'operatore”. Se l’esito della verifica sarà positiva nei
confronti del Consumatore la società avrà inoltre l’obbligo entro tre mesi al rimborso degli
eventuali pagamenti non dovuti che il Consumatore ha effettuato.
Tuttavia queste disposizioni non si applicano “qualora
la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo derivi da responsabilità
accertata dell'utente”.
Cosa fare in caso di recapito di una Maxi-Bolletta prescritta:
Non
pagare ai fini di poter usufruire della prescrizione
è fondamentale perché in caso contrario è come se si confermasse il credito e
si desse ragione alla compagnia, negando e annullando la decorrenza dei
suddetti termini.
Le azioni
successive da intraprendere dopo aver accertato che il pagamento richiesto
è caduto in prescrizione – cioè ha superato i due anni - è contestare immediatamente tale fatturazione non dovuta alla società
energetica, personalmente o tramite l’associazione.
Quando entrerà in azione la
normativa nei vari settori?
Le disposizioni
si applicano a partire dal 1° marzo 2018
per il settore elettrico, e dal 1° gennaio 2019 per il settore del gas. Per quanto riguarda il settore
idrico, invece, la prescrizione di due anni vale solo nei rapporti con
utenti domestici e micro imprese e scatterà dal 1° gennaio 2020.