CARO AUTUNNO QUANTO CI COSTI. ECCO TUTTI I RINCARI PREVISTI PER L'AUTUNNO
7 settembre 2010
Empoli, 7 settembre 2010 - E’ già autunno caldo sul fronte aumenti e caro-vita per le famiglie, già tartassate da crisi e imposizione fiscale. Il fronte è movimentato dalle associazioni di consumatori di stanza a Empoli (Associazione europea consumatori indipendenti Aeci, Federconsumatori e Adiconsum), oltretutto alle prese anche con presuente truffe ai danni dei cittadini e contenziosi con banche ed assicurazioni.
Insomma: una giungla in cui è difficile districarsi e dove l’unica certezza è che a rimetterci è sempre il portafogli. Sotto la lente d’ingrandimento aumenti tariffari dei servizi comunali (soprattutto rifiuti) restando sull’aspetto locale, ed incrementi indiscriminati per benzina, pedaggi, servizi assicurativi su scala nazionale.
«Prestiamo molta attenzione ai rincari dei carburanti e dei servizi, questi ultimi oltretutto gravati dalla mannaia dei tagli dallo Stato — osserva Fabrizio Spinelli, presidente di Aeci di Empoli — Mi riferisco a taluni incrementi introdotti quest’anno per mensa e trasporto scolastico nei Comuni (controbilanciati però da misure a favore delle famiglie svantaggiate) e soprattutto ai maggiori costi per le famiglie derivati alla raccolta differenziata dei rifiuti col porta a porta».
Raccolta che, per l’Empolese, è stata introdotta a Montespertoli, Montelupo e Vinci e che ha ha per il momento determinato un aumento della tariffa sino al 10%. Con l’ultima beffa: una legge nazionale estiva di fatto impedisce che sia restituita ai cittadini contribuenti l’Iva, come invece era previsto da una sentenza della scorso anno della Corte Costituzionale (la 238 del 2009).
«Il problema della tariffa dei rifiuti — prosegue Spinelli — non riguarda solo le famiglie ma anche le aziende, che si ritrovano conti molto più salato. Per loro, percentuali da 5 a 10 punti incidono molto. Se ci saranno dei benefici per il riciclo dei rifiuti, il loro recupero e conseguente abbassamento della tariffa, saranno a lungo termine.
Passiamo al panorama nazionale. Si temono aumenti indiscriminati del prezzo dei carburanti, e pane e pasta per il mancato arrivo di grano russo a causa dei roghi spaventosi di questa estate. «Vigiliamo, ma non vedo al momento situazioni critiche — dice Spinelli — però bisogna stare attenti, poiché dopo un primo allarme tutto, su questo fronte, è stato messo a tacere. Va detto anche che dipendiamo sempre meno dalle forniture russe di grano. E’ aumentata la nostra, anche se non è ancora sufficiente».
Fra tariffe, bollette, aumenti anche di pochi centesimi ad esempio di un tramezzino al bar (a Empoli ne sono stati osservati nell’ordine di circa 20 cent), la certezza dell’autunno 2010 è che le famiglie devono prepararsi al nuovo, ennesimo salasso.