FATTURE DEL TELEFONO E PAY TV TORNANO MENSILI. BATTAGLIA VINTA DALLE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI
14 novembre 2017
La bolletta del telefono o della pay tv torna mensile.
Le associazioni di consumatori, tra cui anche A.E.C.I., grazie all'azione di lobby hanno ottenuto un altro risultato importante per la tutela dei diritti dei consumatori. La pressione degli operatori telefonici (comunque pesante) non è stata sufficiente ad arrestare la pressione dei consumatori.
ANSA: La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera all'emendamento del relatore, Silvio Lai, che prevede come "standard minimo" il periodo mensile o suoi multipli. Se ci dovessero essere variazioni illegittime "si applica un indennizzo forfetario pari a 50 euro" maggiorato di 1 euro al giorno oltre la scadenza indicata dall'Agcom per cessare la condotta indebita. Previsto anche il raddoppio delle sanzioni, che diventano da un minimo di 240mila euro a un massimo di 5 milioni.
Lo stop alle bollette a 28 giorni riguarderà "imprese telefoniche, tv e servizi di comunicazione elettronica" con l'esclusione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese. Lo prevede l'emendamento presentato dal relatore al decreto fiscale, come spiega lo stesso Silvio Lai, confermando che sono escluse ad esempio gas e luce perché "i costi sono vincolati ai consumi". Gli operatori avranno "120 giorni per adeguarsi" e dovranno garantire "informazioni chiare e trasparenti sulle offerte". Dovranno anche precisare "se la fibra arriva al domicilio o solo alla centrale".
"Ho appena depositato un emendamento riguardante imprese telefoniche, tv e servizi di comunicazione elettronica che - spiega Lai (Pd) in una nota - stabilisce inequivocabilmente che la fatturazione dei servizi va fatta su base mensile o multipli del mese, ad esclusione di quella promozionale non rinnovabile e inferiore al mese". "Gli operatori del settore - prosegue Lai - dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni entro il termine di 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto. L'esclusione di altre tipologie d'impresa, quali le aziende fornitrici di gas ed energia, è dovuta alla logica constatazione che tale costi sono vincolati ai consumi e non all'arco temporale. Era importante che si ponesse fine a una vicenda che sta molto a cuore ai cittadini. I fornitori di servizi dovranno inoltre garantire informazioni chiare e trasparenti sulle diverse offerte e l'Autorità del settore, con la sua vigilanza, assicurerà che gli utenti possano fare scelte informate. In termini di trasparenza, poi - conclude il senatore dem - abbiamo voluto fare un passo in più stabilendo che le aziende di servizi debbano dichiarare se la fibra ottica arriva al domicilio o solo alla centrale".
Più facili sconti sugli affitti per fuorisede - Detrazioni più facili per gli studenti fuorisede che prendono in affitto un appartamento. Un emendamento al dl approvato in commissione Bilancio prevede che per poter usufruire degli 'sconti' fiscali si debba sempre risiedere ad almeno 100 km di distanza dall'università dove si studia e dove si è preso in affitto un appartamento ma non è più necessario che i due comuni debbano appartenere ad una provincia diversa. Inoltre, se gli studenti fuorisede risiedono in montagna o in zone disagiate la distanza viene dimezzata a 50Km.