ROMA PIAZZA CAVOUR UN ALTRO PARCHEGGIO SOTTRATTO AI CITTADINI
31 agosto 2010
A.E.C.I. LAZIO continua a tenere alta l’attenzione sui parcheggi di Roma esistenti e non disponibili.
Una volta a Roma c'era, nell'elegante e storico quartiere Prati, una piazza con al centro il monumento a ricordo di Camillo Benso Conte di Cavour statista e fautore dell' Unità d' Italia.
Da diversi anni a Roma nello stesso luogo, al posto della piazza, esiste un cantiere, o meglio una grossa voragine, con al centro sempre lo stesso monumento.
Spettacolo desolante: un enorme cratere riempito di cemento e, su un piedistallo, isolata, come una palafitta in mezzo al mare, la statua di Cavour.
E qual è la ragione di tutto ciò? La costruzione di un parcheggio a pagamento sotterraneo, capienza di 707 posti. Il parcheggio una volta completato dovrebbe risolvere i problemi di viabilità della zona, ora fortemente congestionata dal traffico e dalla sosta selvaggia.
I lavori, iniziati nel 2004 sarebbero dovuti durare 18 mesi, per un costo complessivo di 15 milioni di euro.
Siamo nel 2010, ossia quasi 5 anni dopo la data di fine lavori, e il parcheggio non è stato ancora realizzato. E non è stata nemmeno definita o ipotizzata la data per la conclusione dell'opera.
A.E.C.I. LAZIO chiede al sindaco Gianni Alemanno di spiegare ai cittadini come mai non è ancora possibile utilizzare un parcheggio costato milioni di euro, per il quale i cittadini molti disagi e multe hanno patito e subito in questi anni.
A.E.C.I. LAZIO chiede al sindaco Gianni Alemanno di dar conto di come sia stato speso in questi anni il denaro destinato a quel parcheggio e come mai i lavori procedano a singhiozzo.
A.E.C.I. LAZIO chiede al sindaco Gianni Alemanno di comunicare la data entro la quale i cittadini potranno finalmente utilizzare il parcheggio e le tariffe, si spera, in convenzione.
Alla vigilia del 150° anniversario dell'Unità d'Italia non sarebbe opportuno restituire ai cittadini contribuenti la piazza intitolata al grande artefice della stessa Unità?
Ricordiamo che la nostra Carta Costituzionale impone alle autorità pubbliche di agire secondo efficacia, efficienza e trasparenza nello svolgimento dei compiti ad esse affidati. E la trasparenza suggerisce anche chiarezza e informazione su quanto sta accadendo.