EDISON (CREDIFAMIGLIA - BANCA IFIS) RICHIEDE LA DIFFERENZA IVA PER ERRATA APPLICAZIONE SU FATTURE PRESCRITTE E QUINDI NULLE
15 marzo 2017
A.E.C.I. sta ricevendo numerose segnalazioni circa importi NON DOVUTI, richiesti da Edison Energia S.p.A. e relativi ad un’errata applicazione dell’IVA nelle fatture di energia elettrica nel periodo 2007-2009. Sembrerebbe, infatti, che la Guardia di Finanza, a seguito di controlli, ha accertato l’errata applicazione da parte di Edison dell’imposta sul valore aggiunto del 10%, anziché del 20% all’epoca in vigore.
Edison Energia S.p.A., quindi, ha pensato bene di far pagare un proprio errore ai clienti: la richiesta di rifusione somme avviene attraverso Società di Recupero del credito alle quali ha ceduto il credito (presunto), che naturalmente applicano la maggiorazione sugli importi ritenuti e che, in alcuni casi, si sono attivate minacciando i consumatori.
A.E.C.I. contesta certamente le modalità. Innanzitutto la cessione del credito dovrebbe essere, secondo Codice Civile, notificata al debitore a mezzo raccomandata. La cessione del credito presunta è quindi illecita e quindi nulla. Inoltre, le somme che sono state cedute, sono relative ad annualità (2007 – 2009) che risultano a tutti gli effetti prescritte.
A.E.C.I. ha depositato formale denuncia all’Antitrust, che provvederà ad accertare l’irregolare richiesta delle somme e le modalità adottate per il recupero delle stesse.
Invitiamo, dunque, tutti gli utenti che hanno ricevuto tali comunicazioni (da parte di Edison Energia S.p.A.e/o dalle Società di recupero crediti) di NON pagare tali somme e rivolgersi ad A.E.C.I ai seguenti recapiti:
- Mail: assistenza@euroconsumatori.eu
- Sportello Operativo: 06 45 10 914