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CANONE RAI: PROMOSSO DAL CONSIGLIO DI STATO

28 aprile 2016

Associazione Consumatori
Roma - 28 aprile 2016  - Via libera dal Consiglio di Stato al provvedimento del ministero dello Sviluppo economico che riforma le modalità di pagamento dell'abbonamento Rai nella bolletta elettrica. I giudici amministrativi hanno firmato questa mattina il provvedimento che accoglie il testo del governo. A renderlo noto è stato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Spada, Franco Frattini, presidente della Sezione consultiva degli atti normativi del Consiglio.

"L'amministrazione ha accolto nella sostanza le nostre proposte, e, oggi c'è chiarezza", ha detto Frattini. Il Consiglio di Stato aveva infatti invitato nelle scorse settimane il Mise a rivedere il testo e, in attesa, aveva sospeso l'espressione del parere.

I punti su cui si erano concentrati i rilievi critici dei giudici amministrativi riguardavano soprattutto la mancata definizione di 'apparecchio televisivo' ai fini dell'applicazione del canone Rai e l'assenza di garanzie per la tutela della privacy. "Sul concetto di cosa sia un apparecchio televisivo è stata fatta chiarezza - ha spiegato Frattini - come c'è stata conferma da parte dell'amministrazione sul fatto che se ci sono più apparecchi il canone è comunque uno. E' stata introdotta anche la previsione che tutti i dati relativi ai cittadini devono essere trattati sulla base del codice della privacy".

Un altro aspetto che è stato chiarito riguarda il ruolo delle aziende elettriche concessionarie del canone. "La compensazione non solo è forfettaria ma è a valere sui fondi destinati all'Agenzia delle entrate - ha detto Frattini - si è tolto ogni dubbio sul fatto che l'aumento in bolletta fosse un pagamento dovuto alle aziende elettriche".

Al testo del parere favorevole del Consiglio di Stato è stato aggiunto un suggerimento, ha spiegato ancora Frattini, "quello di rendere ordinaria e ad ampio spettro la pubblicità di tutti i moduli, che i cittadini dovranno utilizzare, non solo nella fase iniziale, e che le istruzioni siano scritte con linguaggio chiaro e comprensibile". Un aspetto quest'ultimo, ha concluso Frattini, "compatibile con il parere favorevole. Non si tratta infatti di un vizio ma solo di un auspicio che l'amministrazione dovrebbe facilmente accogliere".
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