Il caldo un rischio per gli anziani. Ecco i consigli del Ministero della Salute
21 luglio 2009
Caldo afoso di origine africana e temperature intorno ai 40 gradi. Sarà una settimana di gran caldo quella appena iniziata. Un'area di alta pressione che insiste sul Mediterraneo centro occidentale porterà in tutta Italia tempo stabile e soleggiato con temperature che progressivamente saliranno, giorno per giorno, fino a raggiungere il massimo tra giovedì e sabato. Cresce il rischio ondate di calore nelle città. Secondo gli esperti, questa nuova ondata di caldo dovrebbe essere leggermente "più intensa" rispetto a quella della settimana precedente. Saranno la Sardegna e la Sicilia a essere interessate per prime, poi il caldo si estenderà a tutto il centro-sud. Non saranno risparmiate le regioni centrali e, infine, domani, la Pianura Padana, dove, complice il grado di umidità, le giornate saranno particolarmente afose. In Piemonte, per giovedì, l'Arpa segnala temperature intorno ai 33 gradi nelle pianure.
Ecco il vademecum del Ministero della Salute dedicato ad anziani e bambini.
Attenti al caldo! Nelle giornate estive particolarmente torride, questo avvertimento può sembrare scontato, ma fornisce l’occasione per approfondire alcuni argomenti legati alle complicanze delle temperature elevate. Sono soprattutto gli anziani, in particolar modo i malati cronici (cardiopatici, diabetici etc.), le persone più a rischio di complicanze, a causa di un sistema di termoregolazione compromesso dall’età. Queste persone non andrebbero mai lasciate sole per lunghi periodi.
L’evenienza più grave, ma per fortuna più rara, è rappresentata dal COLPO DI SOLE (insolazione), che si manifesta a seguito di un’esposizione diretta e prolungata ai raggi solari. Può essere o meno associato al colpo di calore.
Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea e sensazione di vertigine. Si può avere perdita di conoscenza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41°C, la pressione arteriosa diminuisce repentinamente, la pelle appare secca ed arrossata, perché cessa la sudorazione, un meccanismo di refrigerazione fisiologico, che funziona finché c’è acqua in eccesso nell’organismo, dopodiché cominciano i problemi.
Cosa fare? Chiamare sempre al più presto un medico; nell’attesa distendere la persona in un luogo fresco e ventilato, con le gambe sollevate rispetto al resto del corpo; utile massaggiarle dal basso verso l’alto. Per abbassare la temperatura corporea porre una borsa di ghiaccio sulla testa, avvolgere la persona in un lenzuolo o un asciugamano bagnato in acqua fredda, o meglio ancora, immergerla totalmente nell’acqua; se possibile somministrare un farmaco antipiretico (paracetamolo ad esempio); il soggetto va poi reidratato con acqua fresca, zucchero e sale. Utili le soluzioni contenenti integratori salini (sodio e potassio soprattutto) facilmente reperibili in commercio. Non somministrare mai bevande alcoliche che peggiorerebbero lo stato di shock.
Altre complicanze, più comuni rispetto al colpo di sole, ma altrettanto critiche sono il COLPO DI CALORE ed il COLLASSO DA CALORE. Queste sindromi non sono legate necessariamente all’esposizione al sole, potendosi manifestare anche in ambiente chiuso, ma sono provocate da condizioni ambientali di elevata temperatura esterna (si possono manifestare però anche con temperature di 30-35°C), ridotta ventilazione e soprattutto elevata umidità relativa (maggiore del 60-70%), che non consente all’organismo un’adeguata dispersione del calore corporeo tramite la sudorazione.
Oltre a queste patologie piuttosto serie, sono legate alle alte temperature estive situazioni minori, come senso di pesantezza e gonfiore agli arti inferiori, soprattutto nelle persone che soffrono di varici, dovuto al rallentamento della microcircolazione sottocutanea.
Seguire alcuni accorgimenti può dare un certo sollievo, come tenere le gambe sollevate, più alte rispetto della testa, dormire con un cuscino ai piedi del letto; in viaggio fare delle soste e passeggiate, al mare camminare a lungo con l’acqua all’altezza delle cosce.
Altra evenienza legata alla calura è rappresentata dalla congestione, dovuta all’introduzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato.
(Cinzia Confalone - Redazione Ministerosalute.it - luglio 2003)