TERAPIA ABA: NUOVA SENTENZA A FAVORE. LA ASL DEVE PAGARE LE CURE.
12 luglio 2022
Nuova sentenza della Corte di Appello di Roma che sancisce l'obbligo di restituzione delle somme spese privatamente per la terapia ABA nel corso di diversi anni da genitori, dopo che il figlio autistico era stato preso in carico dalla ASL competente ma non era mai stato proposto alcun piano terapeutico
La Corte di Appello di Roma, condanna la ASL a restituire le spese sostenute dai genitori di un bambino autistico per la terapia ABA nel corso di 5 anni (dal 2014 al 2019) ascoltando le richieste dell'Avvocato di Marco Galdieri A.E.C.I.
Mentre ormai sono abbastanza diffusi provvedimenti cautelari del Tribunale di Roma che condannano la ASL per il futuro ad erogare in via indiretta le spese per la terapia ABA, riconosciuta come una tra le migliori terapie per il trattamento dello spettro dell'autismo, meno frequenti sono provvedimenti che obbligano la ASL a restituire tutte le somme spese negli anni precedenti.
La sentenza si segnala perché oltre a prevedere tali restituzioni, ribalta l'esito negativo del primo del Tribunale di Roma. Viene puntualizzato che in caso di inerzia del TSMREE una volta preso in carico il minore, i genitori hanno ben il diritto di muoversi autonomamente al fine di iniziare le terapie più efficaci tempestivamente, ed il servizio pubblico deve rimborsare tali spese sostenute in assenza di proposte o piani alternativi altrettanto validi. In buona sostanza l'assenza di un efficiente sistema sanitario non può ricadere sulla salute dei minori nel trattamento di patologie così delicate come l'autismo, e le spese sostenute vanno rimborsate.
Una vittoria di AECI e dell'avvocato Marco Galdieri che speriamo convinca le regioni a provvedere con maggiore incisività ad erogare direttamente le terapie ritenute più idonee in tempi celeri.
