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TRUFFA POSTEPAY EVOLUTION: POSTE ITALIANE CONDANNATA A RESTITUIRE 2.490,00 EURO ALLA CORRENTISTA TRUFFATA

REGIONE: EMILIA ROMAGNA

L’Arbitro Bancario Finanziario – Collegio di Bologna con delibera n. 0003611/24 del 20.03.2024, ancora una volta, ha accertato la responsabilità di Poste Italiane condannandola a restituire, alla correntista truffata, l’intera somma indebitamente sottratta.

IL CASO

Una consumatrice titolare di carta PostePay Evolution nel mese di giugno 2023 riceveva sulla propria utenza telefonica un sms proveniente, apparentemente, da PosteInfo che la informava di un accesso anomalo sul proprio conto corrente e la invitava ad effettuare i dovuti controlli cliccando sul link indicato.

Nella medesima giornata riceveva diverse telefonate da sedicenti operatori postali i quali confermavano quanto già comunicato tramite sms, ovvero la presenza di anomalie sul c/c e e la invitavano a seguire le istruzioni per recuperare il denaro indebitamente sottratto.

Successivamente la consumatrice, consultando la lista movimenti, si accorgeva di diversi addebiti da lei non autorizzati.

Formalizzava, quindi, il disconoscimento delle operazioni fraudolente presso Poste Italiane, che però negava le responsabilità a proprio carico.

Dopo aver denunciato quanto accaduto ai Carabinieri, tramite la nostra associazione AECI CASTEL BOLOGNESE, presentava ricorso innanzi all’ARBITRO BANCARIO FINANZIARIO – COLLEGIO DI BOLOGNA che ha accolto la domanda con decisione del 20 marzo scorso, condannando Poste a restituire alla correntista l’intera somma sottratta.

LA DECISIONE

Il Collegio di Bologna ha accertato che la correntista è stata vittima di frode informatica ed in particolare di spoofing seguito da vishing.

Ovvero prima ha ricevuto un sms civetta apparentemente proveniente da PosteInfo e poi una telefonata da parte del truffatore.

Nel caso in esame trova applicazione la disciplina dettata dal Dlgs 11/2010 (emanato in attuazione della Direttiva 2007/64/CE e successivamente modificato dal Dlgs 218/2017 in attuazione della Direttiva 215/2366/UE.

Detto decreto prevede una particolare protezione a favore del correntista quando le operazioni non sono autorizzate. Ai sensi dell’art. 5 del dlgs 11/2010 si ricava come sia l’assenza del consenso a qualificare una operazione di pagamento con non autorizzata.

Secondo l’ABF “qualora l’utilizzatore neghi di aver autorizzato l’operazione eseguita, gravi sull’intermediario l’onere di provare l’avvenuta autenticazione della medesima operazione, la sua corretta registrazione e contabilizzazione, nonché il mancato verificarsi di malfunzionamenti delle procedure necessarie per la loro esecuzione o di altri inconvenienti”

Aggiunge inoltre che “il prestatore di servizi di pagamento deve prevedere forme di autenticazione c.d. forte per l’autenticazione di operazioni di pagamento a tutela della sicurezza delle operazioni stesse e del titolare del mezzo di pagamento”

Nel caso in esame Poste Italiane non ha fornito la prova della corretta autenticazione a due fattori richiesta dalla normativa attualmente in vigore.

Pertanto il Collegio conclude che “le conseguenze pregiudizievoli dell’operazione disconosciute devono permanere integralmente in capo a Poste Italiane”

Negli ultimi due anni le truffe online si sono moltiplicate.

A cadere nella trappola non sono soltanto chi ha meno dimestichezza con le tecnologie ma anche i più esperti questo perché oggi i malware hanno raggiunto livelli molto sofisticati.

Come accertato dall’ABF la nostra associata è stata vittima di una frode informatica tramite SMS spoofing. Questa tecnica consente di mascherare un messaggio truffaldino nel thread (o sequenza dei messaggi) di testo ufficiali della posta o della banca, inducendo il destinatario a presumere che si tratti di una comunicazione autentica.

Il destinatario del messaggio viene invitato a cliccare su un link che lo indirizza su un sito apparentemente identico a quello del proprio istituto di credito e ad inserire le proprie credenziali di accesso con le quali i malfattori effettuano operazioni fraudolente.

Se hai subito addebiti non autorizzati sul tuo conto corrente bancario o postale RIVOLGITI A NOI E FAI VALERE I TUOI DIRITTI!

CONTATTACI al n. 351.6337524  oppure scrivi una mail castelbolognese@euroconsumatori.eu


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22 marzo 2024

Articolo a firma del responsabile Costanza Capuano che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: castelbolognese@euroconsumatori.eu

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