INQUINAMENTO ATMOSFERICO "elettrosmog" (in particolare antenne dei telefonini e uso degli stessi)
REGIONE: SICILIA
Molte compagnie telefoniche inseriscono – non troppo in evidenza – nei libretti di istruzioni dei loro apparecchi il monito di tenere regolarmente il telefono ad alcuni centimetri dall’orecchio a tutela della salute.
Una raccomandazione che vale già come un preventivo scarico di responsabilità nell’eventualità in cui dovesse confermarsi con tutta evidenza scientifica la correlazione tra patologie e utilizzo del telefonino.
Con la sentenza 17438, la Cassazione ha introdotto, più ad ampio raggio, il principio secondo cui vige anche la validità di tipo probabilistico a comprova dell’eventuale danno subito, includendo in questo processo anche eventuali effetti derivanti dai macchinari nell'ambiente lavorativo e anche da fattori esogeni, non strettamente legati all’attività occupazionale, infatti, la Corte Suprema ha dato ragione ad un ex manager affetto da una neoplasia benigna al nervo trigemino, noto come neurinoma del Ganglio di Gasser, diagnosticato nel 2002. Di fronte al provvedimento assunto dalla Cassazione, iniziano ad arrivare anche le prime conferme ufficiali al maggiore riconoscimento di attendibilità delle perizie indipendenti, rispetto a quelle commissionate dai giganti della telefona mobile, forse implicitamente ritenute di maggior faziosità per via della committenza.
Si tratta, insomma, di un provvedimento rivoluzionario, sia per i contenuti finali che per gli strumenti e i principi utilizzati per il loro raggiungimento, che abbatte per la prima volta il muro dell’omertà scientifica di fronte a un rischio che, ora, si presenta sempre più reale, anche sulla carta.
A.E.C.I. Palermo 1
Agostino Curiale
21 ottobre 2012
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