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PIGNORAMENTO IMMOBILIARE: modifiche introdotte dal Decreto Legge n. 135/2018

REGIONE: SICILIA

Il pignoramento immobiliare riguarda il soddisfacimento delle pretese del creditore, che nella maggioranza dei casi viene azionato dalle Banche. Il vincolo giuridico imposto da questa procedura rende molto spesso inermi i consumatori, i quali, non potendo più pagare il loro mutuo sono costretti a dover perdere la casa. Nei casi ovviamente valutabili rientra sempre in soccorso la legge sul sovra-indebitamento n. 03/2012 detta anche legge antisuicidio.

Secondo le nuove norme, introdotte da recente, alcune procedure relativi al pignoramento sono cambiate.

A partire dalla conversione introdotta dalla legge n. 135/2018 il pignoramento può essere oggi trasformato, la nuova legge permette al debitore di trasformare il pignoramento, sostituendo ai beni pignorati, una somma di denaro che sia comprensiva del proprio debito maggiorato degli interessi e di tutte le spese di procedura che il creditore ha dovuto anticipare.

La legge prevede di conferire unitamente all'istanza di conversione del pignoramento il deposito di una somma di denaro che non deve essere inferiore ad un quinto dell'intero importo conseguito per il pignoramento. In termini stretti, la quota deve essere conferita contestualmente alla richiesta di conversione, tuttavia, il versamento può anche passare ad un sesto dell'intero ammontare.

In tali casi, il giudice fissa la cifra da versare in sostituzione del pignoramento e deve essere conferita entro 30 giorni. Può verificarsi, trattandosi di pignoramento beni immobili o da cose mobili, che il giudice, verificati i presupposti, semprechè ricorrano giustificati motivi, disponga il pagamento a rate, tale strumento permette al debitore di salvare la casa. Le rate, con la nuova legge in vigore, passano da 36 mesi a 48 mesi, da ciò ne discende un piccolo aiuto per chi si trova in queste situazioni.

Con la presente legge, dunque, è cambiata anche la tolleranza relativa al ritardo del pagamento delle rate, la precedente normativa prevedeva una tolleranza di soli 15 giorni, oggi, invece il termine è praticamente raddoppiato a 30 giorni. Resta fermo, comunque, che decorso tale termine senza l'avvenuto pagamento della rata, allora, interviene la revoca della rateizzazione e si procede alla vendita forzata del bene pignorato.

Le nuove regole sul pignoramento hanno modificato anche l'art. 560 del c.p.c. infatti, secondo il nuovo disposto, i favoriti, nella disciplina relativa alla custodia dell'immobile posto al pignoramento, sono i debitori nei cui confronti la Pubblica Amministrazione risulta debitrice.

Nel dettaglio, trattandosi di bene immobile, se il debitore si trova nelle circostanze di lasciare l'immobile e prova di essere titolare di crediti nei confronti dello stato per un ammontare circa al suo debito, il giudice, con il decreto di trasferimento del bene pignorato, deve disporre il rilascio dell'immobile pignorato per una data compresa tra il sessantesimo e novantesimo giorno successivo.

Incombe al creditore uno specifico onere, quello di precisare le somme a lui dovute e lo deve fare entro 30 gg. prima dell'udienza nella quale il giudice sentite le parti può prendere le opportune decisioni.

Tale precisazione deve tassativamente avvenire con atto sottoscritto personalmente dalla parte creditrice, notificato al debitore e depositato in tribunale. L'atto deve contenere l'ammontare del credito, compresi gli interessi maturati e maturandi e di tutte le spese sostenute fino all'udienza.

Le regole del presente decreto si applicano nelle esecuzioni iniziate a far data dell'entrata in vigore della presente Legge di conversione.

Per informazioni chiamare i numeri sotto descritti o scrivere a: e-mail: palermo1@euroconsumatori.eu

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A.E.C.I. Associazione Europea Consumatori Indipendenti
Regione Sicilia/Palermo Via Vincenzo Di Marco n. 19 - 90143 Palermo

cell. 333.9445449  Tel / Fax 091 5080178

24 settembre 2019

Articolo a firma del responsabile Agostino Curiale che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: palermo1@euroconsumatori.eu

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