DEMOLIZIONI E ABUSO DI NECESSITA'. LA CORTE EUROPEA DI STRASBURGO A TUTELA DELLA CASA
REGIONE: LAZIO
DEMOLIZIONI E “ABUSO DI NECESSITA’”
LA CORTE EUROPEA DI STRASBURGO A TUTELA DELLA CASA
Negli ultimi mesi il problema relativo all’esecuzione degli ordini di demolizione delle abitazioni sorte spontaneamente, emessi in sede penale e/o amministrativa, è divenuto sempre più grave … ed i casi sono sempre più numerosi e vari, coinvolgendo cittadini dal Nord al Sud Italia. La nostra Associazione è sensibile alla problematica che riguarda coloro che risiedono nell’alloggio oggetto di demolizione: LA CASA VA DIFESA, soprattutto perché tali cittadini non avrebbero altro posto ove andare, ed il numero di destinatari è notevole!
Anche la Corte Europea di Strasburgo con una sentenza del 21 aprile 2016 ha riconosciuto L’ABUSO DI NECESSITA’. Si tratta di una sentenza storica, destinata a rappresentare un punto fermo sul versante della lotta al fenomeno dell’abusivismo edilizio, che va portata avanti nel rispetto della normativa vigente in materia, ma sempre considerando le condizioni personali dei contravventori, con particolare attenzione a quelli bisognosi e con risorse economiche limitate.
La Corte europea ha accolto il ricorso presentato da due cittadini bulgari ai quali l’amministrazione comunale stava per demolire la casa. Quell’abitazione era stata da loro realizzata su un terreno di proprietà per il 77% della signora Ivanova, ristrutturando un preesistente rudere. Essi avevano però operato senza alcun permesso edilizio e senza rispettare le norme in materia. I “comproprietari di minoranza” avevano sporto denuncia per abuso edilizio e, in conseguenza di ciò, si era dato corso alla instaurazione di un procedimento durato quattro anni e conclusosi davanti alla Corte di Cassazione bulgara. La sentenza definitiva aveva attribuito titolo all’amministrazione comunale per demolire l’abitazione abusiva. La Corte di Strasburgo ha esaminato il caso alla luce dell’articolo 8 della Convenzione Europea, che sancisce il diritto al rispetto del domicilio, accertando, nel caso di specie, la violazione condizionale dell’articolo 8 della Convezione europea, nella misura in cui la Bulgaria non aveva assicurato, tramite le proprie giurisdizioni interne, la verifica della proporzionalità dell’ordine di demolizione rispetto alle condizioni personali dei ricorrenti, che vi vivevano da anni ed avevano risorse economiche limitate. UN ABUSO DI NECESSITA’.
Non si tratta, dunque, come qualcuno intende sostenere, di
proteggere il diritto meramente economico di chi costruisce violando la
normativa edilizia, bensì di assicurare che la prima ed unica casa di una
persona in difficoltà economica non venga demolita con leggerezza.
Proteggere la casa significa proteggere
innanzitutto la persona che vi abita: non basta il mero controllo formale
dell’abuso edilizio, ma è necessario dar conto anche delle condizioni personali
del cittadino europeo.
La nostra Associazione dei Consumatori, con AECI GIUGLIANO si è fatta portavoce della problematica da diverso tempo, non si possono abbandonare numerosi cittadini che non avrebbero altro luogo di dimora.
AECI ROMA SUD è disponibile a valutare ogni caso presso le proprie sedi presenti sul territorio di Valmontone, Via Casilina 185 (tel. 348 1788768) e Frascati, via Cairoli 26 (tel. 324 9959867) .
Il Presidente Natalia Gioia
Di seguito i nostri recapiti:
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Fonti:BrunoMolinaro.ildispariquotidiano
16 maggio 2016
Articolo a firma del responsabile Natalia Gioia che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: romasud@euroconsumatori.eu