“LA BUONA SCUOLA” per chi?
REGIONE: TOSCANA
“La teoria del gender è un’ideologia a sfondo utopistico basata sull’idea, già propria delle ideologie socio-comuniste e fallita miseramente, che l’eguaglianza costituisca la via maestra verso la realizzazione della felicità. Negare che l’umanità è divisa tra maschi e femmine è sembrato un modo per garantire la più totale e assoluta eguaglianza – e quindi possibilità di felicità – a tutti gli esseri umani. Nel caso della teoria del gender, all’aspetto negativo costituito dalla negazione della differenza sessuale, si accompagnava un aspetto positivo: la totale libertà di scelta individuale, mito fondante della società moderna, che può arrivare anche a cancellare quello che veniva considerato, fino a poco tempo fa, come un dato di costrizione naturale ineludibile”. (”La teoria del ‘gender’ nega che l’umanità sia divisa tra maschi e femmine”, L’Osservatore Romano, 10 febbraio 2011).
Chi è che vuole negare l’esistenza e la differenza tra maschi e
femmine? E quando sarebbe successo? Rispondere è facile: nessuno e mai.
Tuttavia da qualche tempo è emersa questa strana e inesistente creatura, metà
fantasia, metà film dell’orrore: è “ l’ ideologia
del gender ”. Non è facile individuarne la data di nascita, ma quello che è
certo è che nelle ultime settimane la sua ombra minacciosa è molto invadente.
È buffo vedere quanta paura faccia il riflesso di quest’essere
mostruoso (ma allucinatorio come Nessie), nato in ambienti angustamente
cattolici, conservatori e ossessionati dalla perdita del controllo. Il
controllo sulla morale, sul comportamento, sull’educazione e sul rigore feroce
con cui si elencano le categorie del reale con la pretesa che siano immutabili
e incontestabili in base a un argomento d’autorità: “È così perché lo diciamo
noi”.
Dicono che nelle scuole italiane ci sia un pericolo. Lo chiamano
“ideologia gender”
Mentre si rincorre questo nemico,
che sembra minacciare bambini e
ragazzi nelle scuole italiane più dei fragili soffitti sopra le loro teste e
dei tagli all’istruzione di vecchi e nuovi governi, si perdono di vista nemici
più pericolosi, che sono tali già per il solo fatto di esistere veramente.
Invece di avallare l’accettazione del diverso (immigrato, omosessuale,
handicappato ecc) e della tolleranza si svende la scuola inevitabilmente alle
grandi lobby scrivendo un inadeguato ddl “La Buona scuola”
“Agli studenti viene garantita un'offerta formativa più ricca che
guarda alla tradizione (più Musica, Arte), ma anche al futuro (più lingue,
competenze digitali, Economia). L'intera comunità scolastica, famiglie e
studenti compresi, sarà coinvolta nell’elaborazione del Piano dell'offerta
formativa della propria scuola, il documento costitutivo dell’identità
culturale e progettuale delle scuole.”
Nel ddl ci sono risorse specifiche per la formazione e l’aggiornamento
dei docenti e per la loro valorizzazione. Continua l'investimento dello Stato
sull'edilizia scolastica, con fondi ad hoc per gli interventi di manutenzione,
ma anche per la costruzione di strutture innovative.”
Fonte https://labuonascuola.gov.it/
Ottimi propositi ma a nostro avviso solo propositi perché non si è
pensato minimamente a investire in ricerca (i nostri migliori cervelli
emigrano) e i fondi pubblici per la ricerca non ci sono.
Il risultato sarà quello che l’Italia non riuscirà mai a risalire la
china, perché il mercato è delle aziende che innovano e non esistendo la
ricerca non conquisteranno mercati e quindi non produrranno ricchezza.
Oggi in una scuola, una qualsiasi, è entrata la banca, ha distribuito ai
più meritevoli buoni per partecipare ad un grande evento, (Expo di Milano) un
evento internazionale per costruire il quale son servite tante tangenti e
mazzette, una grande kermesse dove altri studenti e altre studentesse
lavoreranno gratis, per arricchire il loro curriculum e per prepararsi al mondo
del lavoro, perché poi non si aspettino un compenso, dove si educa al
conformismo e alla globalizzazione del dio denaro.
Un po’ di mesi fa si cercava di
far passare come una minaccia per gli/le studenti un libro dove due pinguini
maschi covavano un uovo, mentre si ignorava l’accordo tra il Ministero della
Istruzione e Poste Italiane che trasformava la carta ”Io studio”, rivolta a
studenti e studentesse dai 14 ai 18 anni, in “Io pago”, ovvero prepagata legata
al circuito Visa.
La maggiore autonomia riservata a presidi e associazioni di genitori
insieme ai fondi alle scuole paritarie, quasi tutte cattoliche, favoriranno la
prosecuzione della crociata omofoba contro insistenti ideologie; i soffitti
continueranno a cadere, non più solo sulle teste ma anche sugli I pad,
gentilmente offerti dall’azienda di turno in cambio della libertà d’ istruzione
; le banche
arriveranno a distribuire tra i banchi carte prepagate a minorenni, o forse
questo è già accaduto.
28 maggio 2015
Articolo a firma del responsabile Fabrizio Spinelli che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: toscana@euroconsumatori.eu