PROSEGUE L'IMPENNATA DEI FALLIMENTI
REGIONE: TOSCANA
Prosegue l’impennata
dei fallimenti : nel secondo trimestre dell’anno sono stati 4.241, in aumento
del 14,3% rispetto al 2013. Nel primo semestre la quota 8.120 (+10,5%), record
assoluto fin dal 2001.
L’analisi,
condotta dal Cerved, rileva come le chiusure riguardano indistintamente tutta
la penisola con una situazione a dir poco disastrosa.
Il tessuto
basilare della micro, piccola e media impresa, stampella da sempre dell’economia
italiana, sta sempre più traballando.
Perdita di posti
di lavoro, che per la maggior parte non hanno neanche i minimi ammortizzatori
sociali.
Oggi chi perde il
lavoro dipendente non lo ritrova, chi ha la capacità di fare impresa di
mettersi in campo, ha contro la burocrazia, le regole spesso assurde, non è
aiutato da nessuno men’che meno che da le banche e quindi è costretto a rinunciare
e emigrare all’estero.
Le famiglie sempre
più impoverite, impaurite da un futuro incerto, consumano i risparmi per
sopravvivere, non consumano più, innescando la spirale recessiva che ormai ci
opprime da molti anni.
Le aziende non
hanno fatturato, chiudono e i lavoratori non hanno stipendio e la spirale
riparte.
Sono passati molti
governi di tutti i colori, ma nessuno ha mai inteso mettere mano seriamente
alle semplificazioni necessarie, alle riforme in tutti i settori a cominciare
dalla scuola, dal mondo del lavoro ,alla pubblica amministrazione, alla
giustizia, per creare nuove regole che agevolino col tempo la ripresa.
Moltissime
famiglie oggi vivono sulla base dei vecchi risparmi e su la base dei pensionati
che loro malgrado, sono diventati fonte primaria di reddito.
Cosa succederà
quando i nonni e le nonne passeranno a miglior vita?
Occorrono
cambiamenti radicali a tutti i livelli, con la buona volontà della politica
bisogna vincere le resistenze delle innumerevoli correnti e lobbies che non
vogliono cambiare per i loro evidenti interessi.
Auguriamoci che
qualcuno ci riesca altrimenti rimarremo si un popolo di individualisti, che si
affannano a cercare di portare acqua al loro mulino, però è sicuro che un giorno tutti rimarranno
senz’acqua.
10 ottobre 2014
Articolo a firma del responsabile Fabrizio Spinelli che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: toscana@euroconsumatori.eu