BANCHE: addio interessi se la banca non valuta la solvibilità del cliente
REGIONE: SICILIA
Nuova sentenza della Corte di Giustizia UE del 27/03/2014, artt. 8 e 23 Direttiva 2009/48/CE sui contratti di credito ai consumatori.
Questa sentenza importantissima, consente di comprendere quale arma la Comunità Europea abbia messo a disposizione dei consumatori.
Se la banca eroga un finanziamento a un soggetto che non può chiaramente restituire il prestito è giusto ritenere che la stessa non abbia più il diritto di ricevere gli interessi sui finanziamenti concessi.
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha voluto sancire un importante e attuale diritto dei consumatori in materia creditizia. Molti istituti di credito da tempo hanno concesso irresponsabili finanziamenti a soggetti che non potevano garantire il rimborso delle rate, quindi, con eccesso delle loro capacità finanziarie.
Le finanziarie così facendo hanno spinto a una situazione di insolvenza e addirittura in alcuni casi, per quanto riguarda le piccole imprese, al fallimento. La Corte di Giustizia Europea ha ricordato che la valutazione sulla solvibilità del cliente deve essere effettuata con tutti gli strumenti a disposizione dell'istituto di credito, eventualmente consultando le banche dati e i registri previsti dalla legislazione nazionale. La norma dell'U.E. impone di applicare, nei confronti delle banche, un regime di sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive.
La severità delle sanzioni deve essere adeguata alla gravità delle violazioni da esse commesse. Secondo i giudici comunitari, se un finanziamento viene concesso ad un soggetto sin dall'origine incapace di potere adempiere regolarmente le obbligazioni assunte, lo stesso si troverà liberato dall'obbligo di restituire gli interessi convenzionali, legali e moratori. In altre parole, dovrà corrispondere solamente il capitale.
A seguito di questa pronuncia della Corte Europea, l'ufficio di Palermo sta avanzando richieste più incisivi agli istituti di credito per ottenere una rinegoziazione dei prestiti più adeguata, sia con l'abbassamento delle rate al 50% favorendo quindi un comodo rientro di rimborso, sia un adeguamento dei piani di ammortamento, rendendoli più qualitativi e quantitativi.
24 maggio 2014
Articolo a firma del responsabile Agostino Curiale che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: palermo1@euroconsumatori.eu