AIFA: OSSERVATORIO NAZIONALE IMPIEGO MEDICINALI
27 gennaio 2015
Nei primi nove mesi del 2014 gli italiani hanno acquistato un totale di 1.398 milioni di confezioni di medicinali, per una media di circa 23 confezioni a testa, senza variazioni rispetto ai nove mesi dell’anno precedente. A livello di consumi in regime di dispensazione convenzionale , nello stesso periodo temporale sono state prescritte 1.035,9 dosi giornaliere ogni mille abitanti, un valore sostanzialmente immutato rispetto all’anno precedente. È quanto emerso dal rapporto “L’uso dei farmaci in Italia”, realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei Medicinali (Osmed) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e presentato oggi dal direttore generale Aifa, Luca Pani.
Per quanto concerne il consumo dei farmaci a livello regionale, si conferma un maggior utilizzo di farmaci nel Centro-Sud, con il Lazio che si colloca al primo posto per dosi medie giornaliere per mille abitanti (1.184,2), seguito da Calabria, Puglia e Sardegna, mentre i consumi più bassi sono stati rilevati nella P.A. di Bolzano (764,6 dosi medie giornaliere per 1.000 abitanti), in Liguria, Veneto e Lombardia. La Sicilia è la regione che ha ridotto di più i consumi rispetto allo stesso periodo del 2013 (-3,6%), il Molise ha registrato l’incremento maggiore (+5%).
Nei primi nove mesi del 2014 la spesa farmaceutica nazionale totale (che comprende i farmaci distribuiti attraverso le farmacie pubbliche e private e quelli acquistati e dispensati dalle strutture sanitarie pubbliche ), è stata pari a 19,9 miliardi di euro, il 75,6% dei quali rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La spesa farmaceutica territoriale a carico del Ssn, che comprende i farmaci distribuiti attraverso le farmacie pubbliche e private e la distribuzione diretta e per conto, è stata pari a 8.769 milioni di euro (144 euro pro capite circa), con una riduzione del -1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Osservando le principali componenti della spesa convenzionata (farmaci erogati dal Ssn attraverso le farmacie pubbliche e private), si osserva che la causa della riduzione della spesa, pari al -2,2%, è stata la diminuzione dei prezzi (-3,2%) mentre si assiste allo spostamento di lieve entità dei consumi da specialità più costose verso quelle meno costose (effetto mix negativo: – 0,8%) e a un aumento delle quantità di medicinali prescritti (+1,9% in termini di dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti). La spesa sostenuta dai cittadini per ogni compartecipazione a loro carico (ticket regionali e differenza tra il prezzo del farmaco acquistato dal cittadino e il prezzo di riferimento dei medicinali a brevetto scaduto), ha fatto registrare una ulteriore crescita, risultando complessivamente pari a 1.121 milioni di euro, con un incremento, rispetto al 2013, del +4,4%.
La spesa privata, comprendente tutte le voci di spesa sostenute dal cittadino, ha registrato una riduzione del -0,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nei primi nove mesi del 2013 la spesa per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata pari 108,8 euro pro capite, in crescita del +5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In media sono state somministrate ogni giorno 159,4 dosi ogni mille abitanti, in aumento del +4,3% rispetto all’anno precedente.