CARTE REVOLVING: INTERESSI PAZZESCHI TALVOLTA USURAI.
25 novembre 2013
Come già la nostra associazione di consumatori ha avuto modo di indicare le carte revolging sono delle vere "mangia soldi" ed il rischio, per il consumatore, è quello di entrare in una spirale che non avrà mai fine. Il consumatore può ritrovarsi a pagare rate (con altissimi interessi) per sempre.
La nostra associazione di consumatori, per questo, le ha sempre altamente sconsigliate come, del resto, sconsiglia (per quanto possibile) di far uso di prodotti di indebitamento.
Le carte revolving (dette anche prestito rotativo), sono una speciale tipologia di carte di credito, attraverso le quali l’intermediario finanziario fornisce una linea di credito, costituita da una certa somma di denaro messa a disposizione del cliente, utilizzabile sia per i prelievi da sportelli automatici, sia per i pagamenti per l’acquisto di beni presso venditori convenzionati. Tale provvista di denaro iniziale, che costituisce il plafond della carta, viene poi ricostituita gradualmente, attraverso il pagamento di rate, in genere mensili, che potranno essere di importo variabile o fisso.
Bello poter avere dei soldi immediatamente a disposizione in base alle necessità, ma la banca fa pagare caro ai clienti, tale “comodità”! Gli interessi applicati alle carte revolving sono elevatissimi.
In base alle rilevazioni eseguite da Banca d’Italia per il primo trimestre 2013, i tassi di interesse effettivi globali medi (gli interessi annuali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari per operazioni della stessa natura, comprensivi di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse) applicati ai contratti revolving, sono del 17,20%, se l’importo a disposizione non supera i 5.000,00 euro, del 12,20% se l’importo supera i 5.000,00 euro.
Dalle analisi eseguite dai nostri consulenti su un contratto revolving, ad esempio, per un importo a disposizione pari a 2.000,00 euro e per utilizzi di poco più di 12.800,00 euro, distribuiti in 6 anni, il cliente ha dovuto pagare più di 17.200,00 euro. Insomma più di 4.000,00 di interessi e spese, per avere sempre a disposizione 2.000,00 euro.
E non finisce qui. Le finanziarie, applicano anche degli interessi di mora altissimi, in caso di ritardato pagamento anche di una sola rata, si può passare, ad esempio, anche da una rata mensile di 135,00 euro ad una di 197,00 euro.
Ad aumentare il costo del credito, inoltre, contribuiscono anche le assicurazioni, la cui funzione è la copertura del debito nel caso si verificassero eventi che rendessero molto difficoltoso, se non impossibile il pagamento, e che, molte volte, i clienti stipulano inconsapevolmente.
Spesso, poi le assicurazioni si rifiutano di liquidare l’importo della polizza, anche se il cliente ne avrebbe tutto il diritto, adducendo motivi spesso generici (per approfondire vedi il nostro articolo dedicato alle assicurazioni http://www.euroconsumatori.eu/articolo/423)
Gli intermediari sono obbligati a fornire tutte le informazioni sul contratto, in maniera chiara e trasparente, anche in relazione al costo complessivo del credito per il cliente e alle condizioni delle polizze assicurative, eventualmente abbinate, prima della firma del contratto.
Nonostante sia un modo semplice per avere soldi a disposizione, soprattutto in questo periodo di crisi, la nostra associazione consiglia di leggere molto bene il contratto prima di firmarlo.
Nel caso abbiate dubbi sui contratti di credito revolving già stipulati, o prima di firmarli, potete parlare con i nostri esperti nella sede A.E.C.I. a voi più vicina, per e-mail (helpdesk@euroconsumatori.eu) e tramite la CHAT ON LINE su www.euroconsumatori.eu.