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LA BORSA DI MILANO 23esima AL MONDO. CI SUPERANO ANCHE MESSICO, MALAYSIA, INDONESIA

24 ottobre 2013

Associazione Consumatori
LA BORSA DI MILANO 23esima AL MONDO. CI SUPERANO ANCHE MESSICO, MALAYSIA, INDONESIA

MILANO (Reuters) - Piazza Affari è sempre più piccola, di fronte all'avanzata dei mercati dei paesi emergenti. A giugno 2013 la piazza milanese era scivolata di ben tre posizioni al ventitreesimo posto nella classifica relativa alla capitalizzazione delle principali borse mondiali, superata da Messico, Malaysia e Indonesia, ben lontano dall'undicesimo posto che ricopriva nel 2003.

Secondo quanto emerge nel rapporto "Indici e dati" 2013 curato dall'ufficio studi di Mediobanca, Piazza Affari è scesa dai 490 miliardi di fine 2003 ai 353 miliardi di fine giugno 2013, contando per lo 0,9% della capitazzazione totale delle borse a livello mondiale. Negli ultimi mesi, Piazza Affari ha registrato però un recupero, risalendo a 425 miliardi al 16 ottobre.

La borsa milanese continua inoltre ad avere un rapporto tra capitalizzazione e Pil tra i più bassi: non va infatti oltre il 22,6%, percentuale che si confronta con il 43,9% della Germania o con il 70,3% della parte europea del Nyse euronext.
A Piazza Affari non è solo la capitalizzazione a essersi ridotta, ma anche il numero di emittenti. Dal 2003 al 2013, senza contare le aziende entrate nell'Mta dall'Expandi, il bilancio tra nuove quotazioni e delisting vede un calo di sei società l'anno. Solo quest'anno si conta una sola nuova quotazione (Moleskine) a fronte di nove uscite.

Interessante la percentale di "cancellazioni lampo", cioè di società che restano quotate solo per pochi anni. Tra il 2000 e il 2013 su 188 delisting, quasi la metà (91) riguardavano quotate da meno di dieci anni, si legge nel rapporto "Indici e dati". Di queste addirittura 15 sono state quotate e delistate nell'arco di due anni.

La gran parte di queste cancellazioni sono avvenute a seguito di Opa, ma si registra un aumento dei delisting a seguito di fallimenti.

Su una prospettiva temporale abbastanza lunga, da dicembre 2002, Piazza Affari è stata anche l'unica tra le principali borse mondiali a registrare un andamento negativo, al 16 ottobre pari a -5,6%. Senza considerare i grandi balzi dei paesi emergenti, questo numero si confronta comunque con il +191% della Danimarca, il +187% del Nasdaq, il +130% della Germania, solo per citarne alcuni.

Profondamente cambiati anche i pesi dei vari settori: quello bancario, che solo nel 2006 contava per il 32,2% della capitalizzazione complessiva, per un valore assoluto di 247,5 miliardi, a giugno 2013 lo troviamo al 17,5%, per 61,7 miliardi (anche se negli ultimi mesi ha registrato un buon recupero). Al contrario il resto dei titoli non finanziari (escluse quindi senza banche e assicurazioni) nel 2006 contava per il 58,3% (448,3 miliardi) mentre e a giugno 2013 pesava per il 74% (261,2 miliardi).

(FONTE: Elisa Anzolin dal Sito Reuters Italia)
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