GLI ITALIANI INSODDISFATTI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
29 aprile 2013
Ticket sui farmaci aumentati del 40% nel 2011. Piu' di un cittadino su due ormai paga di tasca propria visite ed esami sia per non fare le lunghe file onnipresenti nella sanità pubblica sia perche' ormai, tra ticket e superticket, spesso il privato costa addirittura meno. Esplosione del welfare 'fai da te' con le badanti che ormai superano di gran lunga i dipendenti di Asl e ospedali, attestandosi a circa 774mila contro 646mila.
E' la fotografia, drammatica, scattata dal Rapporto Oasi 2012 dell'Universita' Bocconi, presentato questa mattina dalla Fiaso (la federazione di Asl e ospedali), secondo il quale, di fatto, l'austerity sanitaria si sta traducendo in un taglio dei servizi e con una insoddisfazione sempre piu' forte da parte dei cittadini.
Secondo i dati del rapporto infatti, nel Centro-Sud oramai la maggioranza dei cittadini giudica inadeguati i servizi offerti dal nostro Ssn (53,5% al Centro e 62,2% al Sud contro una media Italia del 43,9%). E il trend e' del tutto negativo, come mostra il 31,7% di assistiti che giudica peggiorati i servizi sanitari della propria regione. Un'altra discriminante nel livello di qualità percepito dagli assistiti è poi la più massiccia politica di tagli che giocoforza hanno dovuto mettere in atto le 8 Regioni in piano di rientro dai deficit: il 57,8% di chi vive in Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Piemonte, Calabria, Puglia e Sicilia si e' dichiarato insoddisfatto contro un più modesto 23,3% di 'scontenti' delle altre Regioni. Una riprova dell'impatto tutt'altro che indolore delle politiche di austerity in sanita'.
fonte: ansa
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