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LE FARMACIE SCIOPERANO. ECCO COME, SECONDO LA NOSTRA ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI, DOVREBBERO ESSERE

26 luglio 2012

Associazione Consumatori

Approfittiamo dello sciopero di oggi per pubblicare l’idea di farmacia di A.E.C.I. | Associazione Europea Consumatori Indipendenti. Certamente, parte di queste proposte, potrebbero incontrare il consenso di FederFarma e potrebbero (idealmente) diventare battaglie comuni.

FARMACI MONODOSE

Partiamo dai farmaci monodose. L’esempio tipico è l’improvviso mal di testa (o peggio ancora mal di denti) con la contestuale mancanza improvvisa di un analgesico. Sono fuori di casa, dove evidentemente ho già la scorta necessaria, non ho un analgesico ma non ho (in considerazione della scorta casalinga) la necessità di comprarne una confezione da 20. Perché obbligare il consumatore a comprare farmaci che ha già in abbondanza? L’esempio, ovviamente, è tipico e probabilmente molto ingenuo (un paradosso) ma purtroppo il consumatore di farmaci italiano si scontra spesso su altri costi, su altre esigenze e su altri farmaci.

E’ vero che talvolta le terapie (specie per i farmaci più costosi) coincidono con il numero di dosi contenute nella scatole. E’ vero anche però che talvolta il consumatore è costretto a comprare farmaci che poi non utilizzerà poiché oltre le dose della terapia stessa.

La considerazione assume maggior relievo relativamente alla revisione della spese pubblica (per gli angolofoni spendig review). Lo spreco di farmaci venduti in dose prestabilite (dalla casa farmaceutica) ha,, certamente, un costo sociale dovuto allo spreco del prodotto e dal pagamento del sistema sanitario per un farmaco che è destinato alla alienazione.

La soluzione sarebbe molto semplice specie perché applicati già in molti altri paesi mondiali; le farmacie dovrebbero fare le farmacie e non i distributori di medicinali.

IL PRINCIPIO ATTIVO E I FARMACI

Il termine principio attivo indica una sostanza che possiede una certa attività biologica, includendo tutte le sostanze dotate di effetto terapeutico (farmaci), benefico (vitamine, probiotici) o tossico (veleni). I principi attivi possono essere sintetici - è il caso della maggior parte dei farmaci -, semisintetici, come per esempio l'aspirina (acido acetilsalicilico), o naturali, per esempio alcaloidi ed estratti da piante usate nella medicina tradizionale o in fitoterapia. Tra queste ultime molecole è importante ricordare la morfina, la nicotina, i terpeni (fra cui il carotene), i glicosidi, come la digossina e molti altri. I principi attivi delle piante possono essere estratte dal fitocomplesso attraverso particolari e numerose tecniche estrattive o assunti con la droga. I principi attivi costituiscono la parte farmacologicamente attiva dei medicamenti, che sono formati anche dagli eccipienti.

Insomma, detto in parole molto povere, esistono farmaci (i cosidetti generici) che hanno lo stesso ed identico principio attivo ma, essendo generici (o meglio non di marca) hanno costi che a volte si riducono oltre la metà.

ESEMPIO IL LATTE IN POLVERE

Non tutto il male viene per nuocere. Premesso che A.E.C.I. non è completamente a favore della liberalizzazione delle farmacie ma certamente, gli esempi passati con le parafarmacie ne sono dimostrazione, una politica mirata a riformare il settore potrebbe (e dovrebbe) creare benefici per i consumatori. Maggior concorrenza di mercato (se fatta nel modo giusto) potrebbe produrre effetti positivi. L’esempio è il costo del latte in polvere. Il fatto che il prodotto sia stato distribuito anche attraverso le parafarmacie ha contribuito (anche se il costo è sempre elevato) a dimezzare il prezzo (scandaloso) del latte in polvere.  

FARMACIE COMUNALI

Le farmacie comunali possono (e dovrebbero) rappresentare una risposta ad alcune (e a tante altre) problematiche sin qui evidenziate. Potrebbero essere l’applicazione di innovazioni in contrasto con l’interesse delle case farmaceutiche ma (soprattutto) a favore dell’interesse civico generale. Una maggior distribuzione delle farmacie comunali potrebbe portare nuova linfa al settore ovviamente con il fine principale dell’interesse della salute (e non dei soldi) dei cittadini.

 INFORMAZIONE E SERVIZI

Nella nostra farmacia moderna vorremmo che i farmacisti fossero dei consulenti per i consumatori. Consiglieri che possano spiegare, informare e fornire servizi per il miglioramento della salute e non della malattia. Vorremmo che le farmacie diventassero dispensatori di salute e non solo di cure. Vorremmo insomma che le farmacie diventassero al servizio dei cittadini e non distributori (e al servizio) delle multinazionali farmaceutiche.

LEGGI PER FARMACI MONODOSE E PRESCRIZIONE DEL PRINCIPIO ATTIVO

Infine (ma forse è il punto più importante) A.E.C.I. chiede al ministro della salute leggi che permettano (obbligando) la vendita dei farmaci monodose e che obblighi i medici a prescrivere il principio attivo e non più il nome del farmaco.

Il medico non sarebbe più oggetto di interesse delle case farmaceutiche, non esisterebbero più gli squallidi incentivi ai medici al fine di “spingere” su alcuni prodotti e di tutto questo guadagnerebbe il cittadino (per salute e portafoglio) e lo Stato.

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