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POLIZZA VITA: quello che è importante sapere e quello che bisogna chiedere prima di sottoscrivere una polizza vita.

REGIONE: SICILIA

Abbiamo dato ascolto a tanti consumatori che si sono rivolti a noi per chiederci quali sono le cose importanti da sapere e quali sono i vantaggi delle c.d. Polizze Vita, quali insidie ci possono essere dietro alle clausole contrattuali con scritte di caratteri minuscoli e cosa bisogna chiedere prima di sottoscrivere una polizza vita.


In questo articolo parleremo proprio di questo, daremo alcuni consigli e nonostante la complessità della materia cercheremo di essere più chiari possibile.


Chi decide di affidare un certo capitale all'assicurazione, per quanto riguardano i contratti di Polizze Vita, deve sapere per prima cosa, come funzionano.


Gli affidamenti di denaro relativi ad una Polizza Vita sono investiti dagli Intermediari in un fondo amministrato secondo criteri prudenti, il relativo rendimento chiamato Tasso Tecnico rappresenta il rendimento che a scadenza il cliente otterrà dai suoi soldi investiti.


La remunerazione ottenuta annualmente, chiamata Gestione Separata, ha una incidenza di crescita sia sul capitale che sulla rendita, per cui se la rendita risulta maggiore del tasso tecnico si otterrà una crescita del rendimento, in caso contrario, rimarrà invariato e il rendimento maturato sarà quello relativo al solo tasso tecnico, a garanzia come stipulato, e beneficiato dal cliente.


Su ogni premio versato dal cliente, bisogna sapere che l'Intermediario applicherà una commissione, la cui incidenza, non essendo un obbligo della banca comunicarla, è necessario per conoscerla richiederla espressamente, al contrario invece degli investimenti sui Fondi Comuni, dove in quel caso è obbligo della banca comunicare l'ammontare delle commissioni.


Soffermiamoci adesso un po' al tasso tecnico e al caricamento per comprendere meglio e per essere informati a tutelare dei nostri diritti.


Abbiamo detto che gli intermediari, per quanto riguarda le polizze vita, non hanno l'obbligo di comunicare il caricamento delle commissioni sulle rate versate, allora, primo passo è quello di chiedere l'incidenza della c.d. commissione e, a quel punto, possiamo farci due conti.


  • Supponiamo che il tasso tecnico sia del 2,5% ma che il costo di ingresso, cioè la commissione trattenuta dall'Istituto Bancario sia del 6%. E' chiaro dunque, facendo dei calcoli semplici, che su una polizza Vita quinquennale, la differenza tra il tasso di rendimento calcolato sulla somma decurtata dalla commissione di ingresso risulterà a scadenza dei cinque anni quasi quanto si è versato di capitale.


  • Ci sono contratti, i quali, risultano esenti da commissioni di entrata, ciò vuol dire in questi casi che bisognerà fare molta attenzione è buona norma dunque, chiedere e controllare sempre quanto ammonterà la percentuale di commissione trattenuta all'atto dell'estinzione della polizza, in pratica se la commissione non sarà versata all'apertura della polizza sarà trattenuta all'atto dell'estinzione.


  • Un'altro aspetto da tenere bene in mente riguarda le penalità di estinzione anticipata, infatti, alcune polizze sono vincolate per 5 anni durante i quali non si potrà disinvestire pena il pagamento di una penale. In questi casi la penalità verrà calcolata in un modo decrescente in riferimento agli anni, meno sono gli anni maturati più sarà la penalità e che comunque, la soglia minima risulta essere, in linea di massima, 5 anni.


Prima di accedere a questi tipi di investimenti è importante sapere se non si voglia a breve tempo disinvestire, in linea di massima sarebbe opportuno essere quasi certi, in modo chè i soldi investiti seguiranno tutta la durata dell'investimento garantito.


La cosa importante di queste polizze tradizionali riguarda il rendimento, in pratica il funzionamento sulla rivalutazione è dato dall'incremento del fondo di Gestione Separata, il risparmiatore otterrà un rendimento solamente se quest'ultimo supererà il tasso tecnico, ma attenzione, la domanda che dovremmo porci è, siamo sicuri che tutto il rendimento della gestione separata ci verrà riconosciuto?

Poi, mettiamoci anche le spese da decurtare del 12,50 % relativi all'imposta di rivalutazione.


La risposta a questo quesito è semplice, bisogna sempre stare attenti controllando i rendimenti e così la rivalutazione.


Vediamo adesso, quei casi in cui il sottoscrittore della polizza venisse a mancare per morte.


Gli investimenti finanziari prevedono che in caso di morte a beneficiare siano gli eredi, nel caso quindi di interruzione dell'investimento, la compagnia restituirà il capitale decurtandolo delle spese e ulteriormente sarà detratto anche il costo della clausola di restituzione in caso di morte che ridurrà sia il tasso tecnico che le rivalutazioni successive.


Come abbiamo visto, si rende opportuno, qualora decidessimo di stipulare una polizza vita, di leggere attentamente sempre le note informative prima di ogni sottoscrizione contrattuale, riservarsi del tempo per scegliere e fare le proprie valutazioni, e poi, sarà importante rivolgersi a diverse compagnie per farsi un'idea dei preventivi.


Nel caso, ci si può rivolgere, e lo consigliamo, a degli esperti del settore, per fare verificare i contratti e per avere un consiglio sulla migliore offerta.


Riepilogando, i costi che costituiscono una polizza vita sono:

  • caricamenti o costi commerciali

  • tasse

  • costi di emissione del contratto una tantum


L'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni “IVASS” secondo alcune analisi, ha calcolato per le Polizze Vita un costo medio che comprende anche la copertura assicurativa in caso di morte, l'incidenza venuta fuori, in relazione ai caricamenti, risulta aggirasi intorno al 12%.


I caricamenti effettuati dalle Compagnie assicurative sono effettivamente i costi che l'Ente deve affrontare relativamente ai costi commerciali.


Nel paradosso dei casi e secondo alcuni calcoli, possiamo benissimo dire che con la sottoscrizione di una assicurazione sulla vita in cui è previsto un capitale a titolo di copertura assicurativa in caso di decesso del sottoscrittore,  il capitale sarà versato ai beneficiari indicati nella stessa polizza. Da questo punto di vista è possibile avere un guadagno, che non viene certo fruito dal sottoscrittore, in quanto la relativa rivalutazione non avrà raggiunto il compimento degli anni stabiliti nel contratto.  


In questi casi, nei contratti di polizza, sono dettagliatamente specificate le clausole, ovviamente c'è da tenere conto, il periodo di sottoscrizione del contratto e la quota capitale erogata in caso di decesso. I fattori di calcolo incidenti a tale valutazione sono, l'età, l'attività lavorativa svolta del cliente e il livello tabagico, ovviamente maggiore è il rischio che si verifichino gli eventi per i quali si sceglie la sottoscrizione della polizza sulla vita, maggiore sarà il premio richiesto da versare.


Nell'ambito degli investimenti assicurativi ebbene tenere presente che la rivalutazione della somma da noi investita in una polizza vita dipenderà dal rapporto dell'andamento di mercato e del guadagno della stessa compagnia di assicurazione.


Il capitale da noi versato sarà cura della compagnia utilizzarlo per l'acquisto di titoli di stato, la cui, a sua volta, rivalutazione, sarà costante in rapporto al rendimento del fondo assicurativo. Per comprendere meglio, il nostro capitale verrà rivalutato anno per anno in base al tasso tecnico e al tasso di retrocessione, questi due fattori, infatti, costituiranno i parametri per calcolare il guadagno che otterrà la compagnia. Ciò significa, facendo un esempio, che se il tasso di retrocessione è pari al 80% e il capitale assicurato della polizza ha un andamento del 4% il capitale avrà una rivalutazione annuale del 3,2%, invece, il tasso tecnico stipulato per esempio del 2%, sarà la percentuale calcolata sulla somma di denaro che il soggetto assicurato avrà a garanzia e che gli verrà riconosciuto alla scadenza della polizza, o, in caso di morte. 


Per consulenza chiamare i numeri sotto descritti: 


                                                                                A.E.C.I. Associazione Europea Consumatori Indipendenti
                                                                                                                REGIONE SICILIA  
                                                                                           Via Vincenzo Di Marco n. 19 - 90143 Palermo
                                                                                            cell. 333.9445449  Tel / Fax 091 5080178 
                                                                                                e-mail: palermo1@euroconsumatori.eu 



9 giugno 2017

Articolo a firma del responsabile Agostino Curiale che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: palermo1@euroconsumatori.eu

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