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COMUNE DI ROMA:CASE AI VIP E SFRATTI AI POVERACCI

1 marzo 2011

COMUNE DI ROMA: APPARTAMENTI A POCO PER POLITICI E VIP E SFRATTI  A PRECARI
Da una parte il Comune che smista alloggi di pregio a politici e vip a cifre irrisorie e dall’altra invia ed intima sfratti a precari in difficoltà economiche

L’ANTEFATTO
Il momento di crisi che stiamo vivendo aumenta i contrasti. I contrasti tra chi vive nel benessere e chi invece non ce la fa ad arrivare alla fine del mese. Questo dovrebbe essere il target cui si deve rivolgere chi della politica ha fatto una filosofia e la ragione di vita. Chi fa politica e, soprattutto, chi amministra la cosa pubblica dovrebbe dedicare la sua giornata agli altri, soprattutto a chi ha meno. 
Ma, forse, dobbiamo fare dei distinguo sulla interpretazione del ruolo di “politico”. C’è chi svolge attività a favore dei meno fortunati e chi preferisce dedicarsi ad assumere parenti ed amici ed amici di amici o ad affittare e/o vendere locali pubblici a cifre irrisorie sempre a parenti, amici, amici di amici. 

IL FATTO
Mentre a Roma infuria il terremoto Affittopoli e Svendopoli e la Procura di Roma sta aprendo un fascicolo per verificare se ad affittuari eccellenti – politici, imprenditori, dirigenti della cosa pubblica - sono stati concessi appartamenti e locali a prezzi agevolati, il Comune di Roma e, quindi, il Sindaco Gianni Alemanno e l’Assessore Alfredo Antoniozzi, decidono di usare la linea dura e il polso fermo con chi non riesce ad arrivare alla fine del mese.

SFRATTO PER MOROSITA’: ecco cosa è accaduto in questi giorni  ad una donna cinquantenne precaria con figlia e nipote a carico, che non riesce a pagare il canone mensile per un appartamento di 55 m² di proprietà del Comune di Roma. 
Ovviamente la signora, non avendo pagato quanto dovuto, è in torto. Nulla da eccepire su questo, ma emerge chiaramente, ancora una volta, il contrasto tra chi vive nel superfluo e chi ha difficoltà di arrivare alla fine del mese.
Chi vive, però, nel superfluo non deve farlo a danno dei cittadini del Comune di Roma, e quindi anche a danno di questa signora. Il calcolo è presto fatto. Se tutti i locali di pregio e prestigio del Comune di Roma fossero affittati a prezzi di mercato probabilmente il canone mensile di precari e indigenti avrebbe maggiore possibilità di diminuire.

DI TROMBETTA IN TROMBETTA
Il tutto passa per la famosa ROMEO GESTIONI S.p.A., Direttore Generale della quale è il dr Trombetta. Il nome richiama quello dell’On. Trombetta, figlio di Trombone (cit.) della famosa gag con Totò. Romeo Gestioni S.p.A. che, in maniera sistematica, non risponde alle raccomandate che gli utenti inviano da anni, e che tantomeno risponde alle raccomandate inviate dalla nostra Associazione.
Trombetta, insomma, evidentemente e/o probabilmente ha avuto tempo per distribuire appartamenti a politici, amici e parenti dei politici, amici di amici di politici come verificherà la Procura di Roma, ha trovato tempo per dare mandato agli sfratti degli utenti abitanti di case appartenenti del Comune di Roma.

L’ASSENZA DI ANTONIOZZI
Dei numerosi problemi che gli utenti degli stabili di proprietà del Comune di Roma e dell’immobilismo e del silenzio della Romeo Gestioni S.p.A., A.E.C.I. LAZIO ha più volte tentato di informare l’Assessore Antoniozzi. Via mail, ma un messaggio informa che la casella è piena. Via telefono, ma l’Assessore risulta sempre assente (almeno a quanto dichiarato dalla segreteria).  Via Raccomandata, alle quali l’Assessorato non risponde. 
Da segnalare, o onor del vero, che l’unica risposta sinora ricevuta è da parte della segreteria del Gabinetto del Sindaco, che promette risposte alle nostre istanze (al momento ancora non pervenuta).
A.E.C.I. LAZIO chiede al Sindaco della città eterna, Gianni Alemanno, maggiore rispetto per la città e i suoi abitanti che non meritano (evidentemente) nemmeno risposte alle istanze rivolte.
Sarebbe auspicabile da parte del Sindaco riprendere le promesse fatte ad inizio mandato relativamente alla variazione della Società che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune di Roma dal 1997 con oltre 40.000 unità immobiliari. 
Era, infatti, il 5 novembre 2008 quando Gianni Alemanno dichiarava che il Comune di Roma avrebbe via via rotto i rapporti con la Romeo Gestioni S.p.A. E c’era stato un buon inizio con la revoca del mandato per la manutenzione stradale, rivelatasi fallimentare, e la promessa di verificare tutte le attività che la vedevano coinvolta.
A Roma la Romeo Gestioni S.p.A., oltre che del patrimonio immobiliare del Comune e dopo essersi dedicata alla manutenzione del Quirinale, del Senato e del ministero dell'Economia, ha iniziato ad occuparsi degli immobili di Enti pubblici che a Roma hanno il loro quartier generale: l'Inps, l'Inpdai, l'Agenzia del Demanio, la Consip e, naturalmente, lo Iacp.

A.E.C.I. LAZIO E IL GABINETTO DEL SINDACO
A.E.C.I. LAZIO ha da tempo segnalato sia all’Assessorato per le Politiche Abitative, sia al Gabinetto del Sindaco le carenze del dr Enrico Trombetta. Per il momento il Gabinetto ha risposto in forma scritta che si sarebbe impegnato per sollecitare la direzione della ROMEO GESTIONI S.p.A.: ma, a oggi non si è avuta traccia di risposte.
Due pesi e due misure. A politici e personaggi di spicco risposte immediate e appartamenti a due soldi, mentre a precari e indigenti silenzio e sfratti se non pagano. 


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