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LA MANOVRA SULLE SPALLE DEL LAZIO ECCO I NUMERI

3 luglio 2010

A.E.CI. LAZIO | La manovra anticrisi sarà certamente un prezzo molto pesante da pagare soprattutto per la Regione Lazio. A cominciare dai 9 caselli (su 26 nazionali) su cui graveranno gli aumenti il che comporterà certamente un aumento relativo ai trasporti delle merci a cominciare da quelle di prime necessità.

I 400mila dipendenti pubblici residenti proprio nel Lazio poi subiranno la mazzata più pesante dei tagli imposti alla manovra. Conti alla mano ogni famiglia avrà circa 1000 euro in meno da spendere in un anno e le voci che circolano circa blocchi di 13esime a dipendenti dell’esercito e polizia non fanno pensare nulla di buono.

Inoltre ecco le nuove addizionali Irap e Irpef: l'aumento scatterà a novembre. Anche in altre tre Regioni, è vero, ma saranno i contribuenti laziali a portare nelle casse dello Stato il 60% delle nuove entrate: 359 milioni. Le conseguenze? Un cittadino medio del Lazio oggi paga 360 euro di addizionale Irpef, contro i 270-290 di altre Regioni; presto ne pagherà 437. E se è lavoratore autonomo dovrà fare i conti pure con la nuova Irap, altri 45 euro.

Il nido nel Comune di Roma avrà dei ricari macroscopici sino arrivare ad aumenti pari a 700 euro l’anno. Con i nidi aumentano anche  le mense scolastiche.

l'Irpef: se la manovra non sarà modificata, se cioè dallo Stato non arriveranno i 50 milioni chiesti a gran voce dal sindaco, al +0,3% regionale si sommerà il +0,4% capitolino. C'è poi la Cosap, l'imposta sui tavoli di bar e ristoranti, con rincari fino al 125% e i gestori pronti a rifarsi con qualche ritocco al menù. E la Tari? L'aumento varato ieri notte è del 9,87% per le famiglie, del 12,5% per le imprese.

Meno soldi per le amministrazioni si trasformeranno inoltre in meno servizi e/o servizi meno efficienti (non che la Regione Lazio brillasse per l’efficienza dei suoi servizi).

Certamente salteranno molti degli aiuti economici alle famiglie. La mobilità pubblica subirà certamente gli effetti di questa manovra ed inoltre saranno possibili aumenti (proprio in relazione, per esempio, agli aumenti dei pedaggi).

Altri balzelli comunque potranno provocare effetti sul turismo (la tassa per il turista) o la stessa Cosap.

Insomma meno soldi da spendere per le famiglie del Lazio significano meno consumi. Gli effetti si riverseranno quindi su tutto il comparto commerciale e la crisi diverrà certamente un prezzo molto duro da pagare quindi anche per commercianti.

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