L'ENNESIMO DECRETO A TUTELA DELLE BANCHE E A DANNO DEI CONSUMATORI. A.E.C.I. VALUTA VIE ALTERNATIVE
1 maggio 2016
Ancora una volta il risparmio tradito. Si è consumato, ancora una volta, un delitto e come sempre i colpoveli ci sono ed hanno nome e cognome. Governo, Banca Italia e Consob ancora una volta hanno, chiaramente, inviato un messaggio ai risparmiatori italiani: vietato investire in titoli bancari.
La storia ce lo insegna. I decreti a favore delle Banche partono (nella storia moderna) dal Governo D'Alema, primo decreto detto "Salva Banche". Ma le banche, spalleggiate da legislatore e controllori complici, continuano a speculare sulla pelle dei piccoli risparmiatori.
Storie di mancata redistribuzione dei gettiti europei ed italiani. Storie di vendite obbligazionarie e bond truffa (Giacomelli, Parmalat, Cirio, Argentina). Storie di vendita di obbligazioni "convertendo" a danno di consumatori inconsapevoli.
In tutto questo i controllori erano gli stessi controllati (o i controllati erano quelli che dovevano controllare). In tutto questo, in questo ventennio, l'unica cosa che si è capita è che delle banche, dei titoli diretti ed indiretti bisogna diffidare.
Lo dice il mercato. Lo dicono i risultati dei bond (Argentina, Giacomelli, Parmalat, Cirio), lo dicono i risultati dei fondi immobiliari (vegagest ad esempio).
A.E.C.I. è profondamente delusa. Non sopresa (ce lo aspettavamo). Valuteremo dunque forme di tutela alternativa per i truffati.
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