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RESPONSABILITA' CIVILE DEI GIUDICI. MA COME FUNZIONA IN EUROPA?

26 febbraio 2015

Associazione Consumatori
Roma - 26 febbraio 2015  - Con 265 sì, 51 no e 63 astenuti la Camera ha approvato definitivamente la nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati. In questi giorni le dichiarazioni, da una parte all'altra, si sono accavallate ed ognuna per difendere il proprio punto di vista.

Per farsi una idea sulla reale necessità di una legge del genere è importante fare il confronto con sistemi in cui la giustizia funziona realmente.

Di regola, nelle grandi democrazie con le quali siamo soliti confrontarci il giudice non è assoggettato alle comuni regole di responsabilità civile per i danni cagionati da errori nell’esercizio delle sue funzioni decisorie: si va dall’immunità assoluta (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Israele), alla limitazione della responsabilità civile alle ipotesi di reato (Germania), o alla normale esclusione della responsabilità diretta nei confronti della parte danneggiata, alla quale è solo consentito di agire contro lo Stato, con una più o meno limitata possibilità di rivalsa dello Stato nei confronti del giudice (Francia, Paesi Bassi, Svizzera, e così la raccomandazione della “Carta Europea sullo Statuto dei Giudici”, approvata a Strasburgo dal Consiglio d’Europa, 8-10 luglio 1998”).

RESPONSABILITA' CIVILE BRITANNICA

Sotto il Big Bang i togati non rispondono (direttamente e indirettamente) relativamente alla completezza degli atti sottoscritti nell'esercitare la funzione di Giudice. Per gli inglesi, dunque, è valido il principio sacrosanto della immunità giudiziaria.

L'immunità giudiziaria è necessaria, secondo il sistema inglese, al fine della tutela della indipendenza della magistratura. Quella indipendenza sacrosanta e parte dei principi di uno Stato Occidentale Moderno e Democratico.

FRANCIA
Fra questi, il sistema che maggiormente si avvicina a quello delineato dal legislatore italiano del 1988 è certamente quello che si è venuto a configurare in Francia sin dagli anni ’70. La legge di riforma della procedura civile prevede una responsabilità indiretta stabilendo che “l’État est tenu de réparer le dommage causé par le fonctionnement défectueux du service de la justice”, e che la sua responsabilità “n’est engagée que par une faute lourde ou par un déni de justice”. Con l’art. 11 della legge del 5 luglio 1972 è stata introdotta la regola apparentemente rivoluzionaria della responsabilità dello Stato – Giudice. Si è affermato, in via di principio, che “lo Stato è tenuto a risarcire i danni derivati dal funzionamento difettoso del servizio della giustizia”, ma poi, si è finito con il limitarne l’applicazione ai soli casi di “faute lourde” e “déni de justice” del giudice. Lo Stato garantisce le vittime dei danni derivanti da fautes personnelles dei giudici e degli altri magistrati, salvo rivalersi contro questi ultimi. La responsabilità civile dello Stato scatta per «funzionamento difettoso del servizio giudiziario» dovuto a «mancanza grave» e «diniego di giustizia» o per «mancanza personale» dei magistrati. La responsabilità dei giudici derivante da faute personnelle è disciplinata, per giudici e pm, dallo Statuto della magistratura che prevede un’azione riconvenzionale dello Stato nei confronti del giudice solo se la sua «mancanza» è «intenzionale e particolarmente grave». Un’ulteriore differenza del sistema francese rispetto a quello italiano consiste nel fatto che l’azione di rivalsa che lo Stato esercita in seguito al risarcimento dei danni può essere fatta valere dallo Stato francese solo nei casi di dolo, frode e concussione e non anche nell’ipotesi di colpa grave del giudice.

IN GERMANIA
Diversamente in Germania è prevista la responsabilità indiretta dello Stato – Giudice. La Costituzione sancisce la responsabilità dello Stato che può rivalersi nei confronti dei magistrati soltanto in caso di dolo o colpa grave. L’articolo 34 della Costituzione, dopo aver sancito il principio della responsabilità dello Stato, stabilisce che «in caso di dolo o colpa grave può essere fatto valere il diritto di rivalsa», mentre il par. 839 del BGB precisa che l’obbligo al risarcimento viene meno se chi ha subìto il dolo o la colpa grave «ha omesso di impedire il danno mediante l’impiego di mezzi legali».

RESPONSABILITA' CIVILE SPAGNOLA

Per il sistema giuridico spagnolo, invece, lo Stato ed il Magistrato possono essere chiamati a rifondere, in solido, e a risarcire l'eventuale danno. Prima, però, bisogna passare per il «filtro» di un Tribunale che verifica se ci sono i presupposti soggettivi del «dolo» o della «colpa grave». 

NEL RESTO D'EUROPA
Negli altri Stati europei, la responsabilità civile fa capo sempre e solo allo Stato che può, comunque, rivalersi sui giudici. Tuttavia, il diritto di rivalsa scatta solo in casi determinati: in Portogallo, la responsabilità civile dello Stato scatta solo a seguito di una condanna penale, potendo lo Stato agire per il rimborso della riparazione del danno eventualmente anticipato; nei Paesi Bassi la responsabilità civile fa sempre e solo capo allo Stato e non è previsto alcun diritto di rivalsa nei confronti del magistrato che ha sbagliato; in Belgio la responsabilità civile è dello Stato, con diritto di rivalsa che scatta solo in caso di dolo intenzionale o di frode del giudice.

RISCHIO RALLENTAMENTI NEL SISTEMA GIUDIZIARIO

Il rischio dell'attuale legge, in netto contrasto con le leggi vigenti nel resto del mondo (democratico ed occidentale) è il rallentamento della giustizia, Giustizia Italiana che non ha certamente bisogno di ulteriori pesi e rallentamenti vista la lentezza cronica.
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