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AREE DI SOSTA IN AUTOSTRADA AUTOMOBILISTI PRESI PRIGIONIERI...

REGIONE: TOSCANA

E’ capitato a tutti di fermarsi in un area di sosta in autostrada per lavoro o per diletto e abbiamo dovuto sopportare prezzi che a nostro avviso sono enormemente esagerati.

Più di un euro per un caffè, due euro per una bottiglietta d’acqua e quattro euro per un panino, per non parlare di si ferma ai vari ristoranti self service con conti , è veramente troppo.

Poi se si considera che non esistono alternative al monopolio delle società che gestiscono queste aree di servizio e il consumatore può solo bere o affogare.

Almeno ci fosse una alta qualità dei servizi offerti,  invece che caffè espresso (il più delle volte sembra acqua sporca e a parte il gusto forse non serve nemmeno per tenersi svegli) panini che per mandarli giù ci vuole tre litri di acqua, per non parlare poi del servizio scadente, con operatori stressati e stanchi, impostato e tendente solo al profitto.

Una clientela di 25 milioni di persone all’anno, che si fermano a mangiare, vanno alla toilette, comprano biscotti,  avrebbero bisogno di un servizio più adeguato e a prezzi in linea con le leggi di mercato.  

Se facciamo un semplice calcolo 25.000.000 per una spesa media di 6 € c.u a voi scrivere la cifra che le varie società incamerano all’anno! E questo, pensiamo noi di AECI, è un conto molto minimalista, se si considera tutta la gamma di articoli e prodotti esposti con l’obbligo per uscire a dover passarci in mezzo, magari con i bambini che fanno le bizze per poter avere questo o quello.

Le varie autorità preposte Antitrust ecc dovessero almeno interessarsi per far si che ci siano possibilità alternative al monopolio delle autostrade e dei servizi ad essa connesse, ma nulla è stato fatto o forse solo troppo poco.

Possibile che le leggi della domanda e dell’offerta e della  libera concorrenza non siano applicate in questo settore?

Le società interessate, interpellate, accampano giustificazioni quali investimenti fatti, calo del traffico, crisi economica e conseguente diminuzione del personale con conseguente ammortamento delle spese che inevitabilmente si ripercuotono sui costi.

Il problema sta a monte con le sciagurate scelte dei governi che hanno ceduto per nulla alle varie società la gestione della nostra rete viabile, facendole arricchire  con il risultato che gli automobilisti per diletto o per lavoro sono costretti, se non voglio uscire dall’autostrada a sottostare al “ricatto”.

Perché non esistono, come del resto in tutta Europa, le aree di sosta attrezzate con servizi alternativi dove una famiglia può usare servizi igienici sempre puliti, dove ci sono giochi per bambini, alberi, tettoie e tavoli attrezzati dove la famiglia può ristorarsi in pace e tranquillità, magari con il pranzo a sacco o da piccoli venditori ambulanti? Quelli che viaggiano per lavoro, autotrasportatori e camionisti, possano trovare piazzole di sosta sicure per i loro automezzi, senza rischiare che gli rubino il carico o vengano rapinati e per lavarsi usare l’acqua e la stagna del camion!

Una pubblicità per la sicurezza stradale invita a fermarsi nelle aree di servizio se si ha sonno o siamo troppo stanchi, forse se ci fossero queste alternative non saremmo costretti a tirare dritto mettendo a rischio la nostra e l’altrui vita.

29 marzo 2013

Articolo a firma del responsabile Fabrizio Spinelli che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: toscana@euroconsumatori.eu

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