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I TASSISTI VINCONO ... CI RIMETTONO I TURISTI ... E CI GIOCHIAMO IL FUTURO DI ROMA

REGIONE: LAZIO

IL SINDACO CEDE AI TASSISTI. Il primo passo, tutt’altro che edificante per l’immagine della città, è stato quello di cedere alla lobby dei tassisti, che si sono letteralmente presi il Campidoglio. Memore, forse, dell’assalto al Comune ai tempi della giunta di Walter Veltroni quando piazza Venezia rimase paralizzata per un’intera giornata con assemblee infinite al Circo Massimo, Alemanno ha preferito saldare la cambiale in bianco contratta con i tassisti.
INTRODOTTE 11 TARIFFE FISSE. Così, con un vero e proprio blitz, sono state introdotte 11 tariffe fisse, da e per gli aeroporti, con aumenti che vanno dal 20% per quelle già esistenti - da 40 a 48 euro per la tratta dal centro storico a Fiumicino, da 30 a 35 dall’interno delle Mura Aureliane a Ciampino - e l’introduzione di nuovi prezzi stabiliti per le destinazioni più varie.
A fissarle è la seconda delibera sulle nuove tariffe dei taxi romani, approvata dalla commissione capitolina mobilità.
Il via libera della giunta (non serve un ulteriore passaggio in Consiglio comunale) era previsto per mercoledì 30, ma la trasferta del sindaco nelle zone del terremoto potrebbe farlo slittare di qualche giorno.

NIENTE RICEVUTA AUTOMATICA. Non solo. Il blitz capitolino, partorito grazie alle troppe risse interne alla maggioranza che regge la giunta Alemanno, divisa su tutto, ma unita solo dagli interessi di bottega, ha portato in dote ai tassisti romani anche un altro regalo. La tanto annunciata introduzione della ricevuta automatica, in nome della trasparenza, non ci sarà. E così, con il provvedimento del Campidoglio, si passa dai 120 euro per un tragitto dal porto di Civitavecchia al centro storico della Capitale ai 35 che si dovranno sborsare per andare dal Leonardo da Vinci a Fregene.
Da Fiumicino alle stazioni si pagheranno 55 euro per Tiburtina, 48 per Termini (che si trova all’interno delle Mura Aureliane) e 45 per Ostiense.
FISSATO IL TETTO MASSIMO A 80 EURO. Insomma, si vuole limitare l’uso del tassametro, almeno per i tragitti in taxi più utilizzati dai turisti e da chi viene nella Capitale per lavoro, ma senza nessuna garanzia per la trasparenza e della correttezza. A meno che l'utente non sia un esperto di tabelle, regolamenti e chilometraggi, sarà difficile che riesca a districarsi nella giungla delle nuove tariffe e destinazioni individuate dalla giunta Alemanno.
Allo studio c’è anche un tetto massimo (80 euro) per le corse su tratte comprese tra l’aeroporto di Fiumicino e qualsiasi punto all’interno del grande raccordo anulare.

23 agosto 2012

Articolo a firma del responsabile Ivan Marinelli che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: i.marinelli@euroconsumatori.eu

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