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EXPO UNA REALE OPPORTUNITA’ PER SFAMARE IL PIANETA?

REGIONE: TOSCANA

EXPO UNA REALE OPPORTUNITA’ PER SFAMARE IL PIANETA?
Protocollo mondiale sul cibo “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” chi non sottoscriverebbe un così bel programma !
Diamo un occhiata a parters di Expo vediamo quali realtà agricole sponsorizzano la manifestazione.
Protocollo è affidato alla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrion multinazionale molto ben inserita nei mercati e nella finanza ,ma che ha poco a che vedere con “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” e poi  Enel, Fiat; Eni, McDomald’s, Coca Cola, San pellegrino, Nestlè e altre ancora …..ci sorge un dubbio!
Ma queste non sono tutti colossi dell’agroalimentare responsabili dell’impoverimento e dello sfruttamento dei contadini di tutto il mondo?


In altre parole quelli che detengono il controllo dell’alimentazione di tutto il mondo, che producono quel cibo globalizzato o spazzatura, che fanno si che ci siano un miliardo di sottoalimentati e un miliardo di obesi.


Due problemi non da poco che determinano da un lato il morire di fame e dall’altro il morire di infarto
Dato il dilagare della povertà, oramai non più nel solo “SUD” ma anche nelle regioni più privilegiate che erano abituate a vedere e considerare il problema come quello degli “ALTRI”.
Non è più così dobbiamo tutti prendere coscienza che il problema è di tutta l’umanità.


Come si può pretendere che non ci sia la corsa, la fuga verso una illusoria vita migliore se non si risolve il problema della fame e quindi anche della guerra nei paesi dove la gente nasce e muore con la frequenza di un battito di ciglia?


Aeci Toscana, con la sua “politica dei consumatori” ha da sempre stigmatizzato il consumo globalizzato, il consumo di cibi Fastfood e ha sempre cercato, nel suo piccolo, di pubblicizzare e favorire il consumo a Km zero, favorendo il piccolo contadino o allevatore per un prodotto più sano a costi contenuti che dia vita alla nostra secolare biodiversità dei prodotti italiani e di tutto il mondo.


Il diritto all’acqua potabile e di acqua per l’agricoltura familiare, il diritto alla terra e l’autodeterminazione di cosa coltivare.


Sembrano tre cose scontate, ma in realtà non lo sono affatto e non solo i qualche luogo sperduto, ma ormai in tutti i posti anche da noi in Italia.


Come fai a coltivare la terra se non c’è acqua per bere o per innaffiare se le multinazionali la convogliano per la maggioranza per il loro uso e consumo per i loro mega impianti o mega fattorie.


Stanno scomparendo specie vegetali ed animali che hanno nutrito l’umanità da sempre, perché chi tira le fila dell’agroalimentare (le succitate Multinazionali) hanno solo l’obbiettivo del profitto e quindi un albero da frutta che non fa i frutti tutti uguali (per standardizzare la raccolta e la commercializzazione) o una razza bovina che non fa un Tot di latte al giorno vengono fatti lentamente sparire.

Da sempre le guerre e i conflitti hanno per comune denomitatore il denaro, l'approfittamento di alcuni verso molti, la fame e sono sempre giustificate da fanatismi religiosi dove è il "Dio" che lo vuole ed "Dio è con NOI".

L'umanità dimentica facilmente, giustifica le sue azioni più nefande e poi inevitabilmente le rifà.


Se non si approfitta di una vetrina così importante per riportare al centro l’umanità “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”rischia di essere un mero slogan.

Certo questa non sarà la panacea a tutti i mali del mondo ma almeno potreno fare un piccolissimo passo nella direzione giusta.


Dare meno spazio alle multinazionali e più ai nostri contadini, artigiani piccoli commercianti, per rilanciare le nostre aziende italiane, e di tutto il mondo forse per molti sarà un’utopia.

Dare un motivo ai migranti di non fuggire più perchè non c'è più la guerra e ognuno potrà sostenersi da solo nel proprio paese forse sarà un altra utopia.

Credere in un ordine mondiale dove tutti siano fratelli e non ci siano più conflitti forse è un altra utopia.

Però se nessuno comincia a crederci e a pensarci ......a noi di AECI TOSCANA le utopie piacciono, sono il sale della vita e a noi non piace mangiare sciocco.


AECI TOSCANA
Spinelli Fabrizio

11 maggio 2015

Articolo a firma del responsabile Fabrizio Spinelli che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: toscana@euroconsumatori.eu

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