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BOCCIATO L'EMENDAMENTO ANTI-FAX. L'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA PREFERISCE SPRECARE.

30 luglio 2013

Associazione Consumatori

Anno 2013, il nuovo millennio. Non esistono ancora le macchine che volano e le astronavi ad antimateria. Non esiste il teletrasporto mentre il traduttore simultaneo a breve, grazie a Google, sarà una realtà nelle nostre mani. In compenso la grande rete (internet) permette ormai cose che fino a qualche tempo fa  Occhiali a realtà aumentata ci permettono di conoscere tutto di quello che ci circonda ed interessa (dal meteo ai trasporti pubblici agli eventi della città).

Insomma, non abbiamo ancora l’antimateria ma le telecomunicazioni hanno fatto passi da gigante per tutti. Tranne che per l’amministrazione pubblica ancora legata ad un invenzione che venne diffusa negli anni 70. Basta farsi un giro per le pubbliche amministrazioni italiane (comune, uffici tecnici, asl, anagrafi …) per rendersi conto che nulla è mutato. Mobilio, strutture immobili, formazione del personale e tecnologia utilizzata è (per lo più) risalente agli anni 70.

Tranne per le Amministrazioni Pubbliche che nel nuovo millennio, per comunicazioni interne, utilizzano sistemi anni 70. Il fax che provoca immenso utilizzo di carta, toner ed energia elettrica ma anche di tempo lavoro sprecato.

Una delle tante storie all’italiana di spreco di denaro pubblico.

Un piccolo, emblematico segnale di quanto la carta sia ancora vincente in Italia, preponderante coi suoi 11 milioni di tonnellate consumate all’anno (più di Brasile, Russia, India, Francia, Spagna, Regno Unito) e che potrebbero almeno in parte essere risparmiate con una decisione perentoria.

Ma toccare le amministrazioni, il loro modo di operare, cercare di renderle più efficienti è missione ardua. Paolo Coppola, ingegnere, docente di informatica, già assessore all’Innovazione di Udine, si era tolto la soddisfazione di far parte del gruppo di deputati che ha portato all’emendamento per la liberalizzazione del Wi-Fi. Il suo emendamento per cancellare i fax, invece, ha ottenuto un bel no dal sottosegretario De Vincenti, che quel giorno aveva avuto problemi con la mail «e per fortuna c’era il fax»

Questa storia è comunque emblematica del Bel Paese. Un paese gerontocratico e vecchio sotto tutti i punti di vista. I giovani sono relegati in platea. Possono solo assistere inermi.

In tempi di crisi l’utilizzo delle tecnologie porterebbe grande risparmio, maggiore efficienza e, soprattutto, maggior rispetto dell’ambiente. Aspettiamo emendamenti futuri. 

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