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PERCHE’ E’ IMPORTANTE VACCINARSI. UNA PICCOLA GUIDA PER FARE UN PO’ DI LUCE TRA TANTA DISINFORMAZIONE

8 agosto 2016

Associazione Consumatori
Roma - 08 agosto 2016  -  In questi anni A.E.C.I. è talvolta intervenuta su importanti temi come quella dell’allattamento al seno, sulla tutela della legge 194 e sul tema delle vaccinazioni. Riteniamo, da Associazione di Consumatori seria, che il nostro compito sia quello di informare (con parole semplice e comprensibili) con serietà e senza farci obnubilare da informazioni non verificate e figlie (talvolta) di veri e propri movimenti di gregge. Abbiamo deciso (con l’ausilio di articoli che via via citeremo) di trascrivere risposte a domande e obiezioni che spesso abbiamo incontrato lungo il nostro percorso informativo.

Le obiezioni che abbiamo incontrato sono state anche elencate dal sito web Wired.  Troppi effetti collaterali. Scarsa efficacia preventiva. Ingredienti pericolosi. O, addirittura, legami con l’ insorgenza dell’ autismo. Sono solo alcune delle argomentazioni portate dagli oppositori dei vaccini per sostenere la propria tesi. Eppure la comunità scientifica e le evidenze sperimentali dicono tutt’altro: tutte le statistiche sono a favore della vaccinazione, dal momento che i benefici sono notevolmente superiori ai rischi. Basti pensare che alcune malattie, come il vaiolo, sono quasi scomparse proprio grazie alle campagne di vaccinazione. Tanto che attualmente non si procede più all’immunizzazione per la patologia.

Partiamo innanzitutto con la prima domanda. Perché è importante vaccinare i bambini ?
Le vaccinazioni hanno permesso nell'ultimo secolo di modificare radicalmente lo stato di salute delle popolazioni nel mondo. Grazie ad esse sono stati evitati morti e disabilità con un impatto paragonabile alla disponibilità dell'acqua potabile. 
Alcune malattie infettive, come ad esempio la poliomielite, nel nostro Paese sono completamente scomparse per effetto della vaccinazione, altre sono vicine all'eliminazione, come la difterite, il morbillo, e la rosolia. Per raggiungere e mantenere il successo delle vaccinazioni bisogna vaccinare il più alto numero di persone possibile. Senza prestare questa attenzione, riemerge il rischio di alcune malattie. La poliomielite, dichiarata eliminata dalla Regione Europea nel 2002, ha potuto diffondersi nuovamente, nel 2005 in Tajikistan e nel 2013-2014 in Israele, per la presenza di una popolazione non adeguatamente vaccinata. Per questo motivo, per le malattie che si trasmettono da persona a persona, è importante continuare a vaccinare, anche se nel nostro paese non si verificano più certe malattie infettive.

L'IMMUNITA' DI GREGGE
Per le malattie che si trasmettono da persona a persona, le vaccinazioni rappresentano, oltre alla protezione dell'individuo vaccinato, una protezione per l'intera collettività. Nessun vaccino, infatti, ha un'efficacia del 100%, ma se la percentuale di persone vaccinate supera una certa soglia, vicina a questa percentuale, l'agente infettivo non può più circolare. Questo fenomeno in inglese si definisce herd immunity che in italiano è spesso detto immunità di gregge.
In una comunità nella quale la maggioranza degli individui è vaccinata e quindi immune, anche i soggetti che non possono essere vaccinati perché troppo piccoli o perché hanno malattie che impediscono le vaccinazioni, saranno protetti. In questa prospettiva la vaccinazione rappresenta oltre che una protezione del singolo, anche un atto di solidarietà e di senso civico che contribuisce a migliorare il livello di salute dell'intera comunità.

Ovviamente le obiezioni ad una tesi del genere possono essere di vario genere. Noi abbiamo raccolto una serie di queste obiezioni che, anche in questo caso, sono state elencate dal sito web Wired che ha compiuto una vera e propria raccolta.

Obiezione 1: è stato dimostrato che molti vaccini, in passato, hanno danneggiato dei bambini. Perché i vaccini attuali dovrebbero essere diversi?
È vero. In passato è accaduto. Ma oggi è sempre più raro in ogni caso la statistica è totalmente a favore della vaccinazione. È successo, per esempio, per il vecchio vaccino contro la poliomielite. A differenza di quello diffuso oggi, la versione precedente conteneva il virus vivo e attenuato. Molto raramente, i virus vivi potrebbero effettivamente tornare al loro stato naturale e provocare la paralisi. Ma i vaccini di oggi sono diversi, perché contengono virus inattivi. I vecchi vaccini antipolio sono ancora usati in alcune regioni in cui la malattia è endemica, perché chi si sottopone al trattamento con virus attenuati è in grado di trasmettere più velocemente l’immunità alle persone che gli stanno intorno. Inoltre, questo tipo di vaccino si può assumere per via orale (a differenza della nuova versione che deve essere iniettata), e quindi è più facile somministrarlo in luoghi in cui scarseggiano medici e infermieri. Per questo motivo, ogni nazione deve valutare in modo specifico rischi e benefici dell’uso delx vaccino orale. Negli stati occidentali, in ogni caso, è prassi somministrare il vaccino con virus inattivo. A oggi, non sono stati registrati casi di poliomelite dopo questo tipo di vaccinazione.
Un altro caso è quello che riguarda la pertosse. Negli Stati Uniti, all’inizio degli anni novanta, alcuni bambini vaccinati contro la pertosse subirono vari effetti collaterali, tra cui febbre e svenimenti. I genitori dei piccoli citarono in giudizio le case farmaceutiche, sostenendo che i loro figli sarebbero potuti andare incontro a danni cerebrali. Ma i giudici diedero loro torto, perché non esisteva alcuna evidenza scientifica in merito. (http://www.popsci.com/science/article/2013-05/fyi-are-unvaccinated-kids-really-causing-resurgence-whooping-cough)

GLI EFFETTI COLLATERALI ESISTONO

A parte questi episodi, comunque, le statistiche parlano chiaro. Un bambino su mille, in media, è colpito da effetti collaterali moderati, come pianto prolungato. Le probabilità di effetti più gravi, come convulsioni o blocco intestinale, si attestano intorno a una su decine di migliaia. Molto meno delle probabilità di morire per morbillo (un bambino su mille) o per pertosse (un bambino su duemila), malattie prevenibili attraverso le relative vaccinazioni.

Obiezione 2: non è sano, per un bambino, sottoporsi a troppe vaccinazioni insieme. Il suo sistema immunitario potrebbe risentirne troppo.
Non è vero. Non sono stati trovati collegamenti tra i cicli di vaccinazioni subite e l’insorgenza di malattie durante l’infanzia. Nè esiste alcuna evidenza scientifica credibile che i vaccini possano in qualche modo sovraccaricare il sistema immunitario dei bambini. Sebbene non ancora completamente sviluppati, i piccoli sono anzi pronti ad accettare le immunizzazioni; e, tra l’altro, hanno già a che fare con virus e batteri nella vita di tutti i giorni, a meno che non vivano sotto una campana di vetro. Lo Us Center for Disease Control and Prevention raccomanda i vaccini in tenera età perché è il momento in cui i bambini sono più vulnerabili, perché svanisce l’ immunizzazione naturale ottenuta dall’allattamento. 
(http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11731639)

Obiezione 3: i vaccini contengono ingredienti pericolosi.

In passato è accaduto. Il thimerosal, per esempio, un conservante a base di mercurio, una volta era effettivamente comune in molti vaccini. Secondo alcuni provocherebbe l’ autismo, anche se ci sono parecchie evidenze scientifiche che mostrano il contrario. Nonostante ciò, il thimerosal non compare più in nessun vaccino – eccetto quello antinfluenzale – perché il mercurio, assunto in dosi troppo alte, è tossico per l’organismo. In ogni caso, qui è disponibile una lista dei componenti dei vaccini.

Obiezione 4: la decisione di un genitore di non vaccinare il proprio figlio danneggia gli altri bambini?

E' vero. Se un bambino non vaccinato si ammala, c’è più rischio che trasmetta la malattia ai suoi compagni, soprattutto quelli a loro volta non vaccinati. Ma non solo: potrebbe anche infettare quella piccola percentuale di bambini per cui l’immunizzazione non funziona. I vaccini, infatti, non sono efficaci al 100%: quello contro il morbillo, per esempio, funziona nel 95% dei casi. Ma, ancora una volta, le statistiche parlano chiaro: nel 2011, negli stati con politiche indulgenti rispetto alla vaccinazione si registrava il 90% in più di ammalati di pertosse rispetto agli altri.
Nel 2012 negli Stati Uniti si è registrata la più grande epidemia di Pertosse degli ultimi 50 anni. 
(http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2012/07/20/Salute-Usa-corso-peggior-epidemia-pertosse-50-anni_7214096.html) 

Obiezione 5: non voglio che i miei bambini soffrano degli effetti collaterali dei vaccini.
In realtà, la maggior parte degli effetti collaterali sono molto più lievi rispetto alle patologie da cui il vaccino protegge. Si tratta soprattutto di nausee, gonfiore, vomito, pianto prolungato o altri effetti simili. Molto raramente, potrebbe comunque accadere che il bambino sia allergico a un vaccino: in tal caso, è necessario sospendere la procedura. E fare affidamento sulla protezione indiretta degli altri bambini vaccinati.

LE VACCINAZIONI IL MIGLIOR MODO  PER PROTEGGERE I BAMBINI DA MALATTIE LETALI O INVALIDANTI

Le vaccinazioni sono lo strumento più efficace per la protezione dalle malattie infettive. Grazie a questo intervento sanitario alcune malattie come il vaiolo sono state eliminate altre però sono ancora diffuse e possono causare gravi patologie come per es. il morbillo, che può complicarsi con polmonite (1 caso su 20), encefalite (1 su 2000 casi) o con anche esiti letali (1 su 3000 casi).

LE RISPOSTE AI DUBBI
A.E.C.I. ha cercato di rispondere ai vari dubbi che frequentemente ci vengono indirizzati. Purtroppo internet, in questo caso, è uno strumento che può creare disinformazione e districarsi nella giungla dei siti che parlano di vaccini è davvero difficile. 

VACCINARSI.ORG
Alcune delle informazioni indicate in questo articolo sono state tratte dal sito www.vaccinarsi.org che pubblica esclusivamente articoli di valenza scientifica indubbia. 
Infine vogliamo terminare questo articolo con la regina di tutte le informazioni da cui ha preso vita e corpo il movimento antivaccini. Si tratta del caso di autismo creato dal vaccino più famoso al mondo se non fosse che è stato del tutto inventato (come ammesso dalla stessa madre del bambino)
http://www.vaccinarsi.org/storiedi/autismo-storia-di-una-madre.html
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